«Le multe di Garibaldi», la denuncia ai Carabinieri e le origini del clima di ostilità
27 Ottobre 2024 - 17:18
L’idea che i vigili inizino il loro turno con l’obiettivo di fare cassa, sta erodendo il rapporto con i cittadini
TEANO (Elio Zanni) – Come apprendiamo solo ora, domenica 27 ottobre, ha avuto un seguito la vicenda passata alla cronaca come «le multe di Garibaldi». Si tratta, per chi non avesse seguito gli accadimenti di giorno 25 ottobre – con la città di Teano che ha anticipato la storia commemorando lo Storico Incontro un giorno prima del suo 164° anniversario – del caso dei divieti di sosta stampati su semplici fogli A4 e affissi con dello scotch sui pali della pubblica illuminazione. Ebbene, forse ispirato proprio dalla pubblicazione di questa notizia, un cittadino teanese si è recato presso la locale stazione dei Carabinieri – fatto certo e verificato – e ha presentato una regolare denuncia-querela. Nell’atto, il cittadino segnala la «non conformità dei divieti di sosta affissi sulle strade di Teano a partire dalle ore 8 del 25 ottobre 2024 e fino alle ore 12 dello stesso giorno». Un altro privato cittadino, invece, ha inviato una richiesta di informazione al Responsabile alla vigilanza, al Segretario generale – abbiamo accertato anche questo – all’Rpct (responsabile prevenzione corruzione trasparenza), Responsabile Ufficio tecnico, sindaco Scoglio nonché
A quanto risulta, alla denuncia sono allegate prove fotografiche che documentano la data e l’ora in cui i divieti sono stati esposti o visti comparire. La richiesta, implicita ma chiara, è che il materiale raccolto venga trasmesso alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere affinché si proceda a identificare e punire «per tutti i reati individuati dall’Autorità Giudiziaria i responsabili di tale episodio, in violazione del Codice della Strada» Il riferimento è agli articoli del Codice della strada che vietano la fabbricazione e l’impiego di segnaletica stradale non conforme, nonché la collocazione di segnaletica stradale, anche se conforme, 48 ore prima della loro effettiva validità nei confronti degli automobilisti.
È evidente che a reagire così, rivolgendosi ai Carabinieri del Maresciallo Salvatore Canelli, sia stato un cittadino automobilista non solo irritato verso i vigili urbani di Teano che ormai corre voce che non lesinino sanzioni nemmeno, per esempio, a chi sosta un minuto (senza dare fastidio alla circolazione e ai pedoni) presso il Distretto sanitario di via Roma, ma comunque fuori dagli stalli. Ma si tratta forse anche di un cittadino che vuole dire al Comando vigili e al comandante Fabio De Francesco: se siete così rigorosi nei confronti degli automobilisti, allora è giusto che qualcuno tenti di sapere se lo siate anche nei confronti di voi stessi. Noi non abbiamo dubbi e preferiamo attendere l’esito dell’esposto, ma evidentemente chi ha sporto denuncia la pensa diversamente. Vedremo che accade e come in questo caso riporteremo tutto per dovere di cronaca.
É tutto sbagliato. A nostro modesto avviso, come Gionale ci viene da dire che: è tutto sbagliato. Non si dovrebbe giungere a simili livelli di conflitto sociale tra i Vigili Urbani e i cittadini automobilisti. Bisogna comprendere le origini di questo clima di ostilità e agire di conseguenza per porvi rimedio. L’idea, per esempio, che i Vigili inizino il loro turno con l’obiettivo primario di fare cassa, come suggerito dal Bilancio comunale, sta erodendo il positivo rapporto che da sempre ha caratterizzato l’interazione tra cittadini e polizia municipale di Teano. Cosa è sta succedendo in città? Inserire nel bilancio una voce così esplicita e provocatoria, come quella che quantifica le entrate derivanti dalle multe, è stata una scelta infelice.
Anche se si trattasse di un mero obbligo burocratico e di tentare anche così azioni di rientro dal buco in Bilancio (e non abbiamo la possibilità di chiarire questo punto con l’assessore al Bilancio, poiché la delega è stata assorbita «ad interim» dal sindaco Scoglio), la percezione dei cittadini è quella di essere considerati dei potenziali trasgressori, pronti a essere multati. Per strada non c’è più il sentimento di fiducia ma di sospetto. Questa voce di Bilancio ha alimentato il sospetto che i vigili agiscano non tanto per garantire la sicurezza stradale e educare gli automobilisti, quanto piuttosto per raggiungere un obiettivo di incasso prefissato. Si tratta, a mio avviso, di un ennesimo grave errore di comunicazione che sta generando anche per le strade di Teano oltre che a Palazzo un clima di sfiducia e di ostilità.