Le parole del papà di Vincenzo, ucciso a 25 anni: “Dovrei essere soddisfatto, come se lo avesse ammazzato di nuovo”

17 Gennaio 2020 - 17:12

AVERSA (red.cro.) – “Dovrei essere soddisfatto del risultato ottenuto e invece ogni volta e come se me lo avesse ammazzato di nuovo. Vedere quell’individuo che non mostra pentimento, che addirittura vorrebbe passare per vittima che entra in aula col sorriso sulle labbra che saluta la famiglia. Mi sono sentito soddisfatto solo alla fine quando ho visto che per quanto la sua famiglia abbia messo un principe del foro, il mio avvocato Luca Cerchia, la Criminologa Alessandra Sansone e le indagini condotte dalla dottoressa Petronella, fatte con correttezza minuziosa sono state inattaccabili. Ma ho dovuto rivivere tutti i momenti, l’avv. Luca Cerchia ha dovuto esporre con precisione tutti i punti e alla fine ha avuto i complimenti anche dall’avvocato di controparte che non a potuto che costatare la professionalità e la dedizione che a prestato in questo procedimento, io non ho parole per ringraziare le prestazioni di tutti quelli che mi hanno rappresentato e che dire abbiamo vinto.

Ha deciso di commentare così Francesco Ruggiero, padre di Vincenzo, ucciso a 25 anni e fatto a pezzi da Ciro Guarente, accecato dalla rabbia e dalla gelosia. Con queste parole, papà Francesco ha deciso di commentare la conferma in corte di Appello dell’ergastolo nei confronti dell’uomo che ha ucciso il suo giovane figlio.