L’ingegnere Luminoso e i capi dell’Ufficio Tecnico di S.MARIA C.V. a rischio processo per i permessi a costruire

19 Giugno 2025 - 09:43

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una vicenda nata da contrasti tra vicini di casa è approdata in Tribunale a Santa Maria Capua Vetere e ora è all’attenzione del Giudice per le Indagini Preliminari. Il Pubblico Ministero, la dott.ssa Valentina Santoro, ha chiesto l’archiviazione, ma i querelanti si sono opposti, chiedendo l’imputazione coatta o nuove indagini. Di conseguenza, il GIP Emilio Minio ha fissato una camera di consiglio per il prossimo 7 settembre.

Le persone offese sono Giuseppe G., Brunella G., Roberta S., Federico G. e Adele G., assistiti dagli avvocati Enrico Antonio Ormanni, Bartolo Guida e Nicola Basile.

A finire al centro dell’indagine cinque professionisti sammaritani: Aldo Cecere (50 anni) e Tiziana Bisceglia (49), difesi dall’avvocato Cesare Gesmundo; l’ingegnere Ferdinando Luminoso (76), difeso dall’avvocato Raffaele Gaetano Crisileo; l’ex capo dell’Ufficio Tecnico comunale Giancarlo D’Aco (67) e il suo successore Gennaro Riccio (54), difesi dall’avvocato Paolo Santilli.

Secondo i querelanti, ci sarebbe stata una falsa rappresentazione urbanistica utile a ottenere, con raggiri, un permesso di costruire attraverso pratiche di sanatoria. La Procura ha invece ritenuto regolare l’operato degli indagati, anche sulla base di una consulenza tecnica dell’ingegnere Anacleto Fuschetti.

Sarà il GIP, a settembre, a decidere se archiviare definitivamente, disporre nuove indagini o rinviare a giudizio.