L’INTERVENTO. Alfonso Piscitelli: “Ospedale di San Felice a Cancello. Invece di proclami e comparse, sarebbe bastato garantirci dirigenti medici, infermieri e oss”
14 Gennaio 2022 - 19:31
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia
SAN FELICE A CANCELLO “In riferimento alle notizie relative alla riduzione delle attività assistenziali presso il presidio ospedaliero di San Felice a Cancello, desidero esprimere la mia posizione, oltre ogni strumentalizzazione, e qualche riflessione.
Premetto che da cittadino e da politico di questa terra mi sono sempre interessato alle sorti dell’ospedale, combattendo per esso, sia per il mantenimento e il potenziamento delle attività nella programmazione regionale, come ben risulta dal Piano Ospedaliero regionale vigente, sia per ottenere finanziamenti dedicati, come ben risulta dal finanziamento ottenuto nella consiliatura precedente e che oggi viene messo a esecuzione, per la ristrutturazione del terzo piano dell’importo di 2 milioni e 400mila euro.
Negli anni scorsi varie vicissitudini, legate a una fragilità intrinseca della struttura, hanno permesso la comparsa sulla scena di politici avventori provenienti da altri territori, comparsi a San Felice solo quando spirava un vento favorevole, generando talvolta consensi di popolo opportunistici e sventati. Mi chiedo dove siano adesso tali avventori, prontamente silenziati dall’opportunità di regime… (e così vicini al governatore).
Non contesto al Direttore Russo la decisione che promana chiaramente da Napoli e so bene che nessuna indicazione di chiusura della struttura può avvenire in dispregio degli atti di programmazione approvati anche dal Ministero della Salute. Rifletto, piuttosto, sulla cronica carenza di personale assegnato a questa struttura di San Felice che costringe a chiudere interi reparti appena due/tre unità sono spostate per sopravvenute urgenze. Sarebbe bastato, in questo anno, piuttosto che fare solo proclami o comparse, monitorare lo scorrimento di graduatorie e garantire al nostro presidio, alcune preziose unità di personale, quali dirigenti medici, infermieri, oss, così da non rincorrere adesso le emergenze. È a questo infatti che dobbiamo mirare, alla riorganizzazione e al rinforzo delle risorse umane e delle professionalità che devono sostenere unità operative importanti e strategiche quali l’Oncologia, la Lungodegenza, la Riabilitazione che sono l’area di compenso per numerosi gruppi di cittadini, ormai abituati a chiedere poco! Unità Operatove che esistono ancora grazie al nostro IMPEGNO!
Non è necessario, dunque, né far finta di trattare su situazioni già chiare, né scendere in piazza per difendere l’indifendibile: occorre, con determinazione e con metodo, giorno dopo giorno, e non a spot elettorali, seguire il problema, affiancare gli operatori, ascoltare le esigenze dei cittadini ed essere attivi, propositivi, vigili. Né possiamo ignorare il necessario contributo che ognuno, e anche San Felice, deve dare al superamento di una pandemia mondiale, senza sottrarsi alla collaborazione fattiva, rimanendo tuttavia in vigile attesa tale che, al superamento della crisi, si riprenda l’attività e si realizzi finalmente quanto da anni programmato.
Queste mie posizioni sono condivise con la Sezione di FdI di Santa Maria a Vico e con tutte le persone che percorrono con me un cammino di vera tutela del nostro territorio”.