L’Italia non ha protetto i cittadini casertani dai veleni della Terra dei Fuochi: CONDANNATO LO STATO

30 Gennaio 2025 - 11:22

CASERTA – La Corte europea dei diritti umani ha condannato oggi l’Italia per la mancata protezione dei cittadini della “Terra dei Fuochi”, la vasta area tra le province di Caserta e Napoli, dove i rifiuti sono stati interrati illegalmente per decenni. La decisione arriva dopo un ricorso presentato da associazioni e cittadini che vivono nella zona, vittime dirette o indirette dei danni provocati dall’inquinamento causato dai rifiuti tossici e dai miasmi.

La Corte ha stabilito che i vari governi che si sono succeduti non hanno adottato le misure necessarie per affrontare la gravità della situazione ambientale, violando gli articoli 2 e 8 della Convenzione europea sui diritti umani, che tutelano rispettivamente il diritto alla vita e il diritto al rispetto della vita privata e familiare.

La Corte ha intimato alle autorità italiane di adottare, entro due anni, strategie concrete per affrontare i gravi danni ambientali e proteggere la salute dei residenti.

Secondo le conclusioni dei giudici, le autorità italiane non hanno dimostrato di aver trattato il problema con la dovuta diligenza, non mettendo in atto tutte le azioni necessarie per proteggere la salute dei cittadini.

Il problema della “Terra dei Fuochi” è noto da tempo, con gravi conseguenze per la salute pubblica, tra cui un aumento dei casi di cancro e la contaminazione delle falde acquifere.

La sentenza della Corte rappresenta un duro colpo per le autorità italiane, chiamate ora a intraprendere azioni concrete per sanare la situazione e proteggere la vita dei cittadini che vivono in una delle zone più inquinate d’Europa.