L’OMICIDIO DI GIULIA. LE ULTIME ORE E I MESSAGGI. Incontrerà la mamma del suo assassino prima di morire. “Alessandro era il ‘lurido’ del locale di Armani”

3 Giugno 2023 - 18:02

MADDALONI – In un audio inviato a un’amica, Giulia Tramontano, la 29enne di Sant’Antimo, in provincia di Napoli,la cui famiglia è in parte originaria di Maddaloni, incinta di 7 mesi uccisa sabato scorso dal fidanzato, disse che Alessandro Impagnatiello le aveva “rovinato la vita“. Lo ha detto sentita a verbale dai carabinieri di Senago una collega di lavoro di Giulia lo scorso lunedì.

L’INCONTRO CON L’ALTRA DONNA

Lo scorso sabato pomeriggio, quando Giulia e l’altra ragazza con cui aveva una relazione s’incontrano nel locale di Armani, dove Alessandro Impagnatiello lavorava, il barman è assente, nonostante fosse di turno.

Questo perché il 30enne aveva lasciato prima il lavoro, raccontando ai responsabili di doversi recare in ospedale dalla madre. Un’altra menzogna, che Giulia rivela a un’amica su whatsapp mentre sta tornando a casa, prima di venire uccisa dal compagno. La confidente, sentita lunedì pomeriggio dai carabinieri, racconta che l’amica in un messaggio audio “scioccata” le aveva riferito il contenuto della conversazione avuta con l’altra donna del compagno.

È quest’ultima – la ragazza italoinglese 23enne – a dirle che Alessandro ”sul luogo di lavoro è visto male”, tanto da venire soprannominato ‘lurido‘ e che ”in passato è stato anche sospeso per aver sottratto soldi sul luogo di lavoro”.

LE
PAROLE DELLA SORELLA DI GIULIA TRAMONTANO

“Nel mese di gennaio 2023 mia sorella mi riferiva che Alessandro le aveva confidato di avere un’altra relazione sentimentale con un’altra ragazza e che, per via di questa situazione, stava pensando di abortire in quanto era incinta di Alessandro”.

È quanto ha messo a verbale la sorella di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa dal compagno Alessandro Impagniatiello, Chiara Tramontano sentita dai carabinieri lunedì 29 maggio. Voleva “aiutare Giulia nel suo intento ma, avendo superato il novantaseiesimo giorno di gravidanza, non le era possibile abortire“. Lo scorso gennaio Giulia confidò alla sorella anche che il fidanzato la tradiva. “Alessandro le aveva confidato di avere – ricorda Chiara – una relazione sentimentale con un’altra ragazza e che, per via di questa situazione, stava pensando di abortire in quanto era incinta di Alessandro“.

LE ULTIME ORE DI GIULIA IN VITA

Prima di andare a parlare con quella che era l’altra donna del suo compagno, Giulia si era incontrata con il fratello di Alessandro Impagnatiello e con la madre del suo assassino.

La ragazza aveva spiegato che a breve si sarebbe incontrata con la ventitreenne, rimasta anche lei incinta del barman trentenne, quest’ultima aveva già abortito, poiché la ragazza voleva raccontarle la verità, una verità che lei già immaginava, come raccontato alla sorella, Chiara Tramontano.

La madre e il fratello di Alessandro si propongono allora di accompagnarla in metro. Giulia rifiuterà, per poi recarsi da sola ad incontrare la ragazza Italo inglese.

La madre del suo assassino e Giulia si parlano e poi si incontrano al termine dell’incontro e la ventinovenne spiega alla donna di non voler avere più niente a che fare con il figlio.

La signora, giunta a casa della 29enne e del figlio, le propone di ospitarla da lei, ma Giulia Tramontano rifiuterà questa offerta. Sarà questo l’ultimo incontro che la ventinovenne farà prima di essere uccisa.

L’amica di Giulia e la stessa mamma del suo assassino proveranno a mettersi in contatto quella tragica notte con la ventinovenne.

Ai messaggi dell’amica ci saranno risposte, ma le darà lo stesso Alessandro, dopo aver compiuto il delitto, utilizzando il telefono di Giulia.

Quando la madre del barman gli chiederà dove fosse finita Giulia, lui dirà di non saper nulla. In realtà, Alessandro Impagnatiello aveva già ammazzato Giulia Tramontano e stava trovando il modo per disfarsi del cadavere.

Uno dei messaggi è stato inviato dall’uomo il 31 maggio, poche ore prima di essere arrestato per omicidio aggravato. “Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego. Siamo al 4 giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico“, ha scritto alla fidanzata, che in realtà aveva ucciso quattro giorni prima, per precostituirsi un alibi e per far credere che la ragazza si era allontanata da casa.

Il 25 maggio, due giorni prima dell’omicidio, le aveva scritto: “Ma veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati? Ma che madre sei!!! Ma te lo chiedi?“. Quel giorno i due, come emerge dai messaggi agli atti dell’indagine, stavano discutendo. Lei gli diceva di non essere “felice” e che la loro storia era al capolinea: “Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso. Non voglio altre discussioni, frustrazioni, ansie e rabbia continua, lasciami stare”.