L’OMICIDIO DI GIULIA TRAMONTANO. L’assassino aveva dei complici? I Ris cercano impronte digitali su 10 reperti

19 Giugno 2023 - 16:29

Sotto analisi tutti oggetti che il 30enne avrebbe utilizzato per uccidere e per provare a sbarazzarsi del corpo della ragazza.

SANT’ANTIMO/MADDALONI. I carabinieri della settima sezione “Investigazioni scientifiche” eseguiranno oggo tutti gli accertamenti su una decina di reperti recuperati dai militari nella casa che Giulia Tramontano condivideva con il compagno Alessandro Impagnatiello.

I nuovi accertamenti arrivano qualche settimana dopo dall’omicidio della 29enne, originaria di Maddaloni, avvenuto la sera di sabato 27 maggio quando il suo fidanzato l’ha uccisa con 37 coltellate. La giovane era al settimo mese di gravidanza, a breve sarebbe nato il suo Thiago, che non vedrà mai la luce.

Le indagini dei Ris stanno proseguendo per cercare di capire se Impagnatiello non sia stato aiutato da qualche possibile complice. Gli investigatori infatti cercheranno sui reperti altre possibili impronte digitali. Sotto analisi sarebbero tutti oggetti che il 30enne avrebbe utilizzato per uccidere e per provare a sbarazzarsi del corpo della ragazza: Impagantiello avrebbe ucciso la compagna con almeno 37 coltellate – come confermerebbe l’autopsia -, di cui due fatali al collo. Poi ha provato a dare fuoco al corpo nella vasca da bagno. Non riuscendoci ha trascinato il cadavere fino alla cantine e al box, dove avrebbe provato a darle fuoco una seconda volta. Infine ha deciso di avvolgere il corpo in alcuni sacchi e di nasconderlo tra le sterpaglie