Lotta al contagio: chiusura domenicale e festivi per esercizi commerciali e tabacchi. ECCO DOVE

23 Marzo 2020 - 18:24

CESA – Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina il sindaco Enzo Guida ha firmato
una ordinanza con la quale è disposta la chiusura degli esercizi commerciali,
compresi i tabacchi, la domenica ed i festivi.
Negli altri giorni, dal lunedì al sabato, la chiusura è anticipata alle ore 18.
“Sono misure che abbiamo adottato – spiega il primo cittadino di Cesa – di concerto
con il CoC e dopo aver consultato la gran parte degli operatori locali”.
In uno con il provvedimento adottato dal Ministero dell’Interno e della Salute, che ha
anticipato gli effetti del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri annunciato
sabato scorso, che vieta gli spostamenti anche da un comune all’altro, saranno
rafforzati i controlli.
“Saranno potenziati, di intesa con le forze dell’ordine, i controlli in ingresso ed in
uscita dal paese”.
E’ una misura, si legge nella ordinanza, anche in favore dei lavoratori del settore
alimentare e di beni di prima necessità, che “stanno dimostrando un grande senso di
responsabilità in questo difficile ed inedito contesto, nonostante la preoccupazione
che pure li investe direttamente in quanto soggetti esposti al contatto con la clientela
non sempre attenta e rigorosa nei confronti delle disposizioni fornite in merito alle
misure di sicurezza da attuare per la tutela della collettività”.
Il provvedimento di restrizione riguarda le attività alimentari, i tabacchi, ad eccezione
delle farmacie e delle parafarmacie e dei distributori di carburanti.
Inoltre è disposto il divieto di uscire frequentemente a fare la spesa, raccomandando
l’acquisto di generi alimentari a cadenza settimanale o comunque ad intervalli non
inferiori a 3 giorni a settimana, incaricando, se possibile in relazione ai volumi di
spesa, un unico componente per famiglia. Nel caso risulti necessario ed indifferibile
provvedere all’acquisto di alimenti e bevande per il proprio nucleo familiare, di fruire
degli esercizi commerciali più vicini alla propria abitazione.

La violazione di tale ordinanza prevede la sospensione dell’attività, l’avvio delle
procedure di revisione dei provvedimenti autorizzatori allo scopo di pervenire alla
revoca delle stesse, la contestazione del reato di cui all’art. 650 del Codice Penale,
con trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica competente per territorio.