MADDALONI. Caos rifiuti. Stato di agitazione dei dipendenti Buttol
18 Ottobre 2019 - 19:00
COMUNICATO STAMPA
MADDALONI – Visto che gli addetti all’igiene urbana di Maddaloni, sono stanchi di subire offese di ogni
genere, dai cittadini che gli accollano rallentamenti alla circolazione, perché costretti ad
effettuare il servizio, per responsabilità esclusiva del comune di Maddaloni, negli orari di punta.
Visto che nonostante il ridimensionamento del personale alcun sostituzione di organico è stata
mai effettuate, per mantenere il numero medio di addetti previsti dal CSdA, e anche per dare
risposta ai disoccupati del paese attraverso un bando pubblico di selezione per disoccupati.
Visto che la Buttol srl, non ha ancora riconosciuto le spettanze accessorie di settembre e il
riconoscimento automatico del parametrale A del livello contrattuale come sancito dal CCNL.
Visto che il comune di Maddaloni, in qualità di stazione appaltante, nonostante le diverse
segnalazioni, inspiegabilmente, non effettua alcuna verifica sul rispetto delle norme del CSdA,
in merito alla sicurezza del cantiere di lavoro, degli automezzi in dotazione agli addetti all’igiene
urbana e del personale estraneo al capitolato e di provenienza arcana.
Visto che il Sindaco e l’Amministrazione di Maddaloni, nonostante sia stato più volte
richiamato il disagio dei lavoratori, non ha mai convocato alcun confronto congiunto con la
società Buttol srl, ma ha solo comunicato attraverso la stampa irricevibili proposte di orario di
lavoro, la scrivente O.S., dietro sollecito delle maestranze, è costretta ad avviare lo stato di
agitazione di tutto il personale del cantiere di I.U. di Maddaloni a partire da oggi 18.10.2019, al
fine di risolvere le diverse problematiche richiamate e conoscere le motivazioni che
impediscono al comune di effettuare i controlli in capo all’ente.
Pertanto, si chiede a S.E. il Prefetto, la convocazione di un incontro, con carattere di urgenza,
con tutte le parti in indirizzo. In mancanza di sollecito riscontro, visto le serie motivazioni
esposte, saremo costretti a dare seguito alla proclamazione dello sciopero.