MADDALONI. Il terrore del titolare del bar New Dream: “Alberto Marciano mi urlò a un centimetro dalla faccia…”. Anche Padulano della cornetteria di CASERTA vittima delle imposizioni
22 Maggio 2018 - 18:25
MADDALONI – E’ terrore puro quello che prova A.V., il titolare del bar New Dream che si trova sulla 265 ad un passo dall’imbocco di via Cancello, di fronte alla minaccia concreta che gli fa Alberto Marciano, per, diciamo così, convincerlo ad installare la macchinette di famiglia. “Mi affrontò con tono alterato, gridandomi a voce alta a pochi centimetri dalla mia faccia che sarebbe stato meglio per me che io prendessi le slot distribuite dalla sua famiglia.”
E così si capisce che i Marciano non è che fossero solamente delle propaggini del clan, ma, anche in relazione al passato del padre Vincenzo, ben conoscevano i metodi di azione attraverso cui la camorra coartava violentemente le proprie vittime.
Nell’ordinanza un cui stralcio pubblichiamo in calce a questo articolo, viene fuori anche un cognome noto del commercio casertano. Stiamo parlando di Padulano. C’è un’intercettazione che pure potete leggere in cui Pasquale Marciano parla con Vitale Padulano, chiamato confidenzialmente Vito. I due parlano di macchinette e della loro installazione. Vito Padulano gli dice che per il momento l’operazione va rinviata perchè lui è alle prese con i vigili urbani.
Ed effettivamente un riscontro c’è rispetto a questo, visto che i vigili urbani di Caserta, al tempo sequestrarono il dehor della cornetteria di via Unità d’Italia. Questo fa ritenere ai magistrati che l’installazione doveva essere realizzata proprio all’interno, semmai in posizione defilata e non visibile, nel locale casertano.
QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO STRALCIO DELL’ORDINANZA