MADDALONI. Ospedale umiliato! Ora è un hospice per bulgari che stanno benone, mangiano bevono e dormono. Ecco la frase del console che conferma la nostra tesi

27 Giugno 2020 - 10:26

MADDALONI (g.g.) – Tranne qualche caso sporadico, come quello della mamma e della figlia, trasferiti al secondo Policlinico di Napoli, per motivi non necessariamente collegati alla patologia del Covid, l’ospedale di Maddaloni, che De Luca ci ha descritto come un centro Covid all’avanguardia, continua a rimanere un hospice.

Eh già, perché non si era ancora capito che da questo momento in poi occorrerà bisognerà inserire una quinta colonna gialla nella tabella che ogni giorno ha erogato la protezione civile nazionale, sostituita da 48 ore dal ministero della Salute. Dunque, ci sono i ricoverati con sintomi, i ricoverati in terapia intensiva, gli isolati a domicilio e, grazie ad un’invenzione frutto della evidentemente congiunzione astrale tra i cervelloni dell’Asl di Caserta, a partire da quello di Ferdinando Russo, protesi di De Luca, e la Prefettura, ci sarà anche la quinta colonna definita hospice-covid. Della serie, siccome questi bulgari rompono i coglioni e non solo, ma anche le bottiglie e le sedie, noi gli diamo un letto, la televisione, l’aria condizionata, tre pasti al giorno, a prescindere. A prescindere dal loro status sanitario. Perché questi qua, cioè tutti gli attuali residenti nell’ospedale di Maddaloni, stanno benone, come ha potuto constatare ieri pomeriggio la console di Bulgaria,
Ermelina Peycheva, recatosi in visita nel nosocomio maddalonese, da dove è uscita con ampie rassicurazioni, fornite ai medici e agli infermieri, sul fatto che i suoi connazionali o coloro che rappresenta, se ne staranno buoni e quieti fino a quando non gli sarà trovata un’altra collocazione.

Dunque, il loro ricovero in una struttura sanitaria, finanziata dalle casse pubbliche per curare i malati di coronavirus meno gravi o anche gravi, ma comunque con sintomi, diventa un’area di parcheggio, un hospice appunto.

Funziona così: quando beccano il bulgaro positivo, invece di allinearlo alle norme, cioè in isolamento domiciliare in caso di asintomaticità, in un ospedale covid, nel caso di sintomi esistenti, e in terapia intensiva in caso di insufficienza respiratoria, gli viene riconosciuto uno statuto speciale. Nessun isolamento, ma tutti insieme appassionatamente all’interno di un ospedale, quello di Maddaloni, che ormai sopporta umiliazioni su umiliazioni e che a questo punto farebbero bene a chiudere senza prendere in giro chi a Maddaloni ci abita.

In conclusione, quando noi attacchiamo con durezza il Governatore De Luca, il quale fa scaricabarile ogni volta che risulta evidente una carenza da parte sua, è perché vediamo, approfondiamo, riflettiamo e valutiamo su queste cose. Se in Campania e se a Caserta certe persone possono intascare 8mila o 10mila euro di stipendio al mese, solo per fare gli zerbini dei potenti e senza saper letteralmente fare “O” col bicchiere è perché non esiste un’opinione pubblica. Perché ci sia un’opinione pubblica occorre costruire, per l’appunto, un’opinione. E ciò può avvenire solamente informandosi, partecipando, esprimendo una prudente diffidenza di fronte ai comizi dei politici, in modo da determinare un proprio pensiero sulle cose.

Senza opinione pubblica, il destino è solo quello dell’arretratezza e va da se che uno come De Luca, una sorta di Peron in sedicesimi, domini la scena, applaudito da un popolo che dimostra di non sapere neppure quale sia il piede da poggiare la mattina a terra al momento in cui si alza dal letto.