MARCIANISE ALLE ELEZIONI. Ma non c’era un accordo tra Velardi e Riccio con il primo a sostenere il secondo per le Regionali? L’ex sindaco candida la moglie di Roberto Corsale, competitor di mr. Pino
29 Agosto 2020 - 19:55
MARCIANISE (g.g.) – Abbiamo esitato un paio di giorni perché ritenevamo piuttosto strano, politicamente asimmetrico il dato di una possibile candidatura di Adriana Basile all’interno di una delle liste che sostengono Antonello Velardi.
In effetti, invee, quello che ci era iun primo momento, solo sembrato, si è rivelato sorprendentemente esatto.
Adriana Basile è la moglie di Roberto Corsale, ex sindaco di Casagiove, detronizzato qualche mese fa dopo che la sua maggioranza, nonostante il ribaltone, aveva perso pezzi fino ad implodere, dopo la grande epurazione di Danilo D’Angelo, voluta soprattutto, a quanto si dice, proprio da Adriana Basile, cioè dalla moglie del sindaco. Oggi, Corsale, com’è ampiamente noto, corre per le regionali con la lista De Luca Presidente. Quello che era sembrato è diventato inconfutabile perché stamattina Adriana Basile ha pubblicato la foto dei due “santini” accoppiati: quello del marito candidato alla Regione e quello suo nella lista di Marcianise Solidale per le comunali di una città che ci dicono ha a che fare anche con i natali dell’ex first lady di Casagiove.
Per due giorni eravamo rimasti increduli dopo aver visto fotografie e video che segnalavano la grande attività, svolta nei giorni precedenti alla presentazione delle candidature, da Pino Riccio, un tempo assessore ai lavori pubblici, con un po’ di chiacchiere sul groppone, di Filippo Fecondo. Poi consigliere comunale della maggioranza di Antonello Velardi e che oggi tenta la scalata ad un seggio di consigliere regionale da candidato del Centro Democratico.
Dunque, 4 anni e qualcosa fa, Pino Riccio, già impegnato nel micropartito fondato da Marco Tabacci, affermò di aver scelto Velardi in quanto questi era stato designato come il candidato ufficiale del Pd e del centrosinistra. Oggi, sta lo stesso con Velardi, nonostante che il centrosinistra, della cui coalizione fa parte, stia ufficialmente da un’altra parte. Superata, quindi, agilmente l’improbabile ragione politica, resta quella dell’interesse elettorale, anche se va detto che, da quando Velardi e anche il figliolo, di domenica mattina, lo definirono sostanzialmente un delinquente perché aveva osato contestare qualche scelta del sindaco, chiedendo una sua rappresentante in Giunta, non solo ha piegato la testa, ma è diventato un nitido epigono del famoso personaggio del film “Sindrome di Stoccolma” che si consegna anche emotivamente alle ragioni di chi lo ha rapito.
Ma diciamo pure che Riccio abbia stipulato un accordo con Velardi mettendosi a sua disposizione in cambio di un sostegno significativo e robusto alla sua candidatura regionale.
Ora, se Velardi candida la moglie di un altro candidato alle Regionali, dunque di un concorrente di Pino Riccio, fornisce già a quest’ultima, come d’altronde è dimostrabile dalla combinazione dei due santini pubblicati, di utilizzare la sua candidatura alle comunali in funzione di quella delle Regionali del marito. Sicuramente il Velardi non girerà o meglio cercherà di non dare nell’occhio sostenendo a sua volta il marito di una sua candidata, ma è difficile pure che si metta, ventre a terra, a fare i voti per Pino Riccio che rappresenta un potenziale competitor di Roberto Corsale.
Mah, valli a capire questi qua.