MARCIANISE. Ammazzato mentre guardava la semifinale della Juventus. Condannato il boss Salvatore Belforte e altri due

22 Maggio 2020 - 14:27

Marcianise (ti.pa) – Pochi minuti fa la sentenza per il delitto di Raffaele Paolella, avvenuto nell’aprile del 1991, vergata dal giudice indagini preliminari del tribunale di Napoli Ciollaro nel processo in rito abbreviato per i tre gangster del clan Belforte. E’ sicuramente una vittoria dello Stato essere riusciti ad emettere una sentenza per un omicidio compiuto quasi 30 anni dal clan Belforte e ricostruito pazientemente dal pubblico ministero della Dda Luigi Landolfi. Nel 1991, Paolella fu ammazzato durante la partita di Coppa delle Coppe, la semifinale tra Juventus, di cui era tifoso, e Barcellona.

Dodici anni a Salvatore Belforte, difeso dall’avvocato Salvatore Piccolo, che ha beneficiato sia dell’art. 8, riguardante l’ammissione del reato o, come in questo caso, la sua passata collaborazione con la giustizia, sia delle attenuanti generiche. Sedici anni, invece, per Vittorio Musone e 12 anni ad Antonio Letizia (nel collegio difensivo Angelo Raucci e Gaetano Laiso). Entrambi hanno ricevuto il beneficio delle attenuanti come Salvatore Belforte. Paolella venne eliminato dal clan Belforte perché, secondo il racconto dei collaboratori di giustizia, aveva tradito il clan ed era passato con il gruppo rivale Piccolo – Quaqquaroni.