MARCIANISE. Corsi e future assunzioni nei luna park dell’Interporto. Seconda distrazione di Velardi: scelta anche la sua supporter Carolina Guerrazzi, che ha fatto ritornare il vetusto Ferrucci un po’ cardellino e un po’ mollicone

25 Luglio 2018 - 18:59

MARCIANISE – Nel processo di attenta analisi che stiamo compiendo sull’elenco dei prescelti a partecipare ai corsi di formazione, viatico probabile per l’assunzione di chi vi partecipa in uno dei luna park commerciali varati da Giuseppe Barletta 2.0, abbiamo incrociato un’altra distrazione del sindaco Velardi.

Il parametro, il punto di riferimento, è sempre costituito dal fiammeggiante scritto, da noi pubblicato ieri sera, a firma di Orgoglio Marcianisano, cioè a firma del sindaco Velardi.

In quel comunicato c’era scritto che ognuna di queste persone selezionate non rispondeva ad alcuna caratteristica riconducibile alla gestione clientelare della fase del reclutamento, ma che la commissione, guidata dall’inossidabile giudice in pensione Ferrucci, aveva deciso solo in base al merito e al bisogno dei partecipanti a questa sorta di concorsone.

Adesso, il concetto di meritocrazia nella Marcianise governata da Antonello Velardi declina un significato un po’ più fluido e un po’ più instabile rispetto a ciò che nei vocabolari più rinomati viene scritto come definizione di questa nobile parola.

Ma andiamo per ordine: ieri, essendo quello il parametro, abbiamo notato che tra i prescelti c’è anche Roberto Carusone, nipote dell’ex consigliere Angelo, super fedelissimo di Velardi, che già un anno fa aveva accolto negli uffici del Comune l’altra nipote Daniela Salzano.

Oggi abbiamo colto un secondo caso di colposa -?- distrazione: tra i prescelti c’è anche la signora o signorina Carolina Guerrazzi, che ha anche un cognome importante, che ci riporta all’epoca dei governi primonovecenteschi.

Sicuramente una concorrente preparata. Sicuramente all’altezza di entrare nel gruppo degli 80, ma di cui non si può negare una adesione entusiasta, una militanza accesa a sostegno del sindaco Antonello Velardi, al quale avrebbe fornito, come lei stessa scrive, l’idea di devolvere tutti i soldi raccolti per i festeggiamenti del Crocifisso alla nobile, ancorchè iper amplificata e mediatizzata, causa di Giuseppe Moriello.

Tutto traspare, tutto è evidente di questa sua legittima passione politica, dato che è anche amministratrice della pagina Facebook “Dillo al sindaco”.

Insomma, stiamo parlando di una sostenitrice, una che dà una mano sul serio. Tra le altre cose, con qualità che l’autorevolissimo giudice Ferrucci, presidente della commissione che ha selezionato i magnifici 80, ha immediatamente messo a fuoco, a fronte di una vetusta età, che non gli ha tolto però la lucidità di analisi e di valutazione e, vivaddio, anche un piacevole carattere da mollicone stile “luglio col bene che ti voglio”.

Scrive la signora Guerrazzi su Facebook, in un commento che pubblichiamo in calce nella sua versione integrale:

Hai capito il presidente. Avessero i giovanotti di oggi questo stile, che non è galante ma di sicuro impertinente. Comunque fascinoso perchè la battuta viene espressa con sicurezza. Ferrucci ci ricorda, no dobbiamo essere più precisi, evoca il parroco di una famosa canzone di Fabrizio De Andrè. Ovviamente si tratta di un’interpretazione libera, collegata esclusivamente alla verve di un’anziano giudice ancora in tiro, come si suol dire. Un giudice non bilioso e vendicativo come quello cantato dalla stesso cantautore genovese, ma che somiglia “al parroco che non disprezza, fra un miserere e un’estrema unzione, il bene effimero della bellezza”.

La signora Guerrazzi si è sentita lusingata e, sempre ricollegandoci, in maniera evocativa, non certo testuale, alla citata canzone, se la prende con quelle che lei definisce “mogli cerve”, che poi è un modo diverso di dire “le cornute” di cui De Andrè racconta.

Fuor di cazzeggio, siamo arrivati a quota due distrazioni. Certo, sulla carta, fino a prova contraria, ci sono ancora 78 prescelti che nulla c’entrano con l’entourage del sindaco, dei suoi assessori, dei suoi consiglieri, dei suoi dirigenti e dei suoi sostenitori della prima linea.

Fino ad oggi, è così. Domani, chissà.

 

G.G.