MARCIANISE. E BASTA! Ma questo sta sempre in mezzo?? Pasquale Salzillo maltratta Moriello e spinge per l’acquisto di un immobile dell’imprenditore Sparaco in via Duomo

8 Marzo 2025 - 19:10

Sullo sfondo, l’idea di mettere in piedi qualcosa, col marchio del solito Tommaso Colella, associata a un nuovo parcheggio

MARCIANISE (g.g.) – Renato Boraso, chi è costui? Dobbiamo di nuovo ricorrere alla celeberrima frase pronunciata da Don Abbondio all’inizio dell’ottavo capitolo dei Promessi Sposi. Chi frequenta, però, le cronache della politica nazionale sa che si tratta di quell’assessore del Comune di Venezia arrestato per aver ammesso di aver creato commissioni tra la sua attività istituzionale da assessore al patrimonio e la sua attività imprenditoriale.

Ecco perché questo nome evoca, rispetto alla nostra sensibilità e alle nostre cognizioni, quello che succede a Marcianise. Vedete, in questo momento, solo la necessità di dover dosare il nostro lavoro e di dover in qualche modo equilibrarlo rispetto ad altre tematiche e ad altre località ci impedisce di scrivere almeno otto articoli che, in questo momento, andrebbero a definire lo stato pietoso della cifra morale che contraddistingue la stazione amministrativa, si fa per dire, del sindaco Antonio Trombetta, sempre più spaesato e sempre più fuori dalla conoscenza, seppur remota, di quello che gli accade intorno.

Un argomento giusto per dire, e per accostarci alla vocazione nella zona di via Duomo: c’è un immobile che, a quanto pare, sarebbe di proprietà del noto imprenditore Carlo Sparaco e su cui Pasquale Salzillo avrebbe messo gli occhi con l’obiettivo di indurre l’amministrazione comunale ad acquistarlo, allo scopo di costruire sulle sue macerie un parcheggio.

Molto insistente sarebbe stato il vicesindaco di fronte anche all’idea alternativa portata in riunione dei capigruppo dal consigliere comunale Domenico Moriello, il quale si sarebbe reso disponibile a ipotizzare l’idea di un altro immobile di proprietà di un privato, in una zona diversa dal centro storico, perseguendo lo stesso obiettivo del parcheggio. A quanto pare, Pasquale Salzillo avrebbe rintuzzato in maniera brusca l’idea portata da Moriello.

Ora, il buon San Siro non si stupisca del fatto che queste cose arrivino a Caserta, perché lo diciamo in maniera amichevole: la sua invadenza in tanti settori della funzione amministrativa, nel settore dell’urbanistica, dei lavori pubblici e ora anche nel patrimonio, non sta riscuotendo solamente successi nella maggioranza. Ha rotto le scatole a noi da un sacco di tempo, ma sta cominciando a rompere il cazzo anche ad altri esponenti della minoranza e della maggioranza, i quali, ovviamente, si chiedono se sia mai possibile che un Salzillo, con un sindaco sulla carta ancora in carica, possa diventare un elemento catalizzatore di tutta quanta la gestione.

A quanto si dice, l’idea del parcheggio sarebbe legata a un’ipotesi non estranea alla storia imprenditoriale di Tommaso Colella, in pratica socio di Pasquale Salzillo per tanti anni, con una condizione di Salzillo di sudditanza rispetto a Colella, di costruire qualcosa di suo attorno a quel parcheggio. Questo è uscito dall’ultima conferenza unitaria dei capigruppo, e questo vi abbiamo riportato.