MARCIANISE. Il neo pentito Grillo: “Giovanni Pontillo sparò a Generoso De Sivo fuori dal bar Sesto Senso”

26 Dicembre 2018 - 18:28

MARCIANISE – Storie di droga, ma non solo.

Perché la droga è il motore di tutto e, a Marcianise come altrove, produce dolore, emarginazione e soprattutto violenza.

Chi vende la droga fa tanti soldi e se ha un animo criminale, se è stato allevato dalla camorra, la tragedia può essere dietro l’angolo

Nello stralcio di uno degli interrogatori a cui si è sottoposto Giuseppe Grillo, nipote dell’imprenditore Angelo Grillo, saltano fuori episodi inediti quanto gravi.

Un Giovanni Pontillo furioso con Generoso De Sivo e Gregorio Raucci, entrambi spacciatori protetti dai fratelli Primo e Giovanni Letizia. I due non si facevano vedere da tempo, soprattutto non avevano portato i soldi a Pontillo per la cocaina che questi gli aveva consegnato per la vendita.

L’incrocio nei pressi del bar “Sesto Senso” è a dir poco cruento. Pontillo porta De Sivo fuori dal bar; prima minaccia di sparargli alle gambe, poi fa partire effettivamente un colpo di pistola che miracolosamente De Sivo evita.

A quel punto interviene Grillo e il resto lo leggete nello stralcio che pubblichiamo qui sotto.

Sullo sfondo, il racconto sulle zone di influenza dei diversi pusher, con l’indicazione di Puzzaniello quale piazza di spaccio gestita da De Sivo e della zona dei Pagani quale piazza gestita da Raucci.

Ma non finisce qui perché Letizia, avvertito evidentemente da De Sivo, convoca a casa sua Pontillo e lo stesso Grillo. All’inizio va solo il primo, poi si aggiunge Grillo e nei pressi della stazione, presso l’abitazione dei Letizia, scatta la violenza.

Ma quello che è capitato ve lo raccontiamo domani.