MARCIANISE. Iuliano capo (si fa per dire) dell’Urbanistica. Pasquale Salzillo governa (illegalmente) le concessioni edilizie con Angelo Piccolo. Ormai è città fasulara

11 Gennaio 2024 - 13:10

MARCIANISE – Dell’Ufficio Tecnico di Marcianise siamo stati costretti a parlar molto male di recente, dando la notizia, anzi le notizie, di due interventi della Polizia di Stato su altrettanti cantieri gestiti e diretti dalla Cogepa, uno a Capodrise – e lì c’è il famigerato Ernesto Palermiti – e un altro a Marcianise.

A dimostrazione della ragione di quelle nostre tesi, che mettevano sotto accusa l’inerzia e la sostanziale incapacità dell’Ufficio Tecnico, è arrivata prima la visita della stessa Polizia di Stato negli uffici comunali marcianisani e successivamente un buffo comunicato dei Vigili Urbani che, dopo decenni, dava notizia manco a dirlo di un controllo effettuato su un cantiere per ordine del dirigente, o meglio sarebbe dire del facente funzioni dell’Utc.

Abbiamo la sensazione che una lenza avveduta e scaltra qual è stata senza ombra di dubbio l’ingegnere Fulvio Tartaglione, sia diventata una cosa molto diversa che rappresenta, ce lo conceda il diretto interessato, un fesso poco più o poco meno.

A cavallo tra San Silvestro e Capodanno abbiamo dato notizia dell’incarico del Tartaglione, anche in questo caso sotto evidente spinta dei nostri articoli, all’interno di quel’Utc dove sarebbe tornato dopo gli anni della Siberia velardiana esclusivamente trascorsi, da ingegnere, nella ripartizione Cultura del Comune.

Al riguardo esiste un problema. Non essendo noi titolari di cariche istituzionali, Pasquale Salzillo che conosciamo da un ventennio, fa la figura del furbissimo, dello scaltro, soprattutto di chi è in grado di imporre un meccanismo, a nostro avviso illecito, così come abbiamo dimostrato più volte, al resto della maggioranza.

Perché va bene che il mio amico Gianpiero Zinzi, la signora Maria Luigia Iodice, e il suo simpatico e a volte buffo marito Nicola Scognamiglio, abbiano l’ambizione di mantenere insieme una maggioranza dai numeri complicati, va bene tutto, ma non va bene che il mio amico Zinzi, per esempio, si sia preso, sbagliando, le deleghe ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica, consegnandole ad un assessore che reca il cognome di un cereale buono, cioè Stefano Farro, che recita un ruolo meramente ancillare di un centro di potere posizionato in via Matteotti e che – lo diciamo per l’ennesima volta – è una sorta di tetrarchia con avvocato aggiunto, costituita dallo stesso Pasquale Salzillo, vero assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica, dall’eterno e inamovibile facente funzioni del Suap, permessi a costruire e tutti i derivati, Angelo piccolo arrivato quasi al settimo anno di questa sua potestà in vio-la-zio-ne di ogni legge vigente e di robustissime interpretazioni della sezione apposita del Ministero degli Interni che, per le cosiddette aree ad alta delicatezza qual è quella della Sue , non prevede alcuna eccezione che possa valicare i 5 anni massimo.

Gli altri esponenti della tetrarchia sono il fratello di Angelo Piccolo, anche lui architetto, di cui ci piacerebbe scrivere che lui non abbia mai assunto alcun incarico conseguente ai permessi a costruire dati dal fratello, di cui ci piacerebbe dire che non c’entra con la costruzione del nuovo Mc Donald’s, ma di cui non possiamo dire in quanto, con una forma di illegalità ancora peggiore di quella degli anni di vita della funzione di Angelo Piccolo, il Comune di Marcianise è, oggi, l’unico in Italia a non pubblicare nessuna concessione edilizia in modo che nessun cittadino possa agevolmente consultare nella sezione amministrazione trasparente le scelte di Angelo Piccolo, con conseguente grave detrimento del diritto di chiunque possedesse un interesse confliggente, di presentare ricorso e…ci fermiamo, perché questa è una porcheria di livello tale che rischia di peggiorare anche i rapporti tra me e il mio amico Gianpiero Zinzi.

Ripetiamo. Una maggioranza divisa in lotti non è di per sé un fatto negativo, ma se in uno di questi lotti si consumano orge, messe nere, titolari e tutori degli altri lotti, cioè Zinzi e Iodice, se non intervengono diventano complici.

E la situazione peggiora giorno per giorno. Mister Aniello Iuliano da Pomigliano D’Arco, da anni ambientato a Marcianise, ha vinto il concorso, come avevamo largamente previsto, che gli ha attribuito da qualche giorno il ruolo di funzionario del settore Urbanistica.

Uno che ha gestito i Lavori Pubblici come li ha gestiti, rendendo necessario l’intervento della Polizia di Stato in supplenza sua sui cantieri della fibra e dell’Enel in subappalto alla Cogepa Spa, viene premiato con il 110 all’urbanistica.

E allora, siccome Iuliano non ha accumulato evidenti benemerenze, qual è la discriminante che ha indotto il sindaco Trombetta a sceglierlo per il ruolo di facente funzioni all’Urbanistica?

Questo lo vedremo presto e per oggi a Iuliano segnaliamo solo che in spregio a tutte le norme anticorruzione uno dei suoi sottoposti, cioè Angelo Piccolo, non solo non pubblica le concessioni edilizie, ma ha infeudato il Sue, arrivando al settimo anno in violazione ad ogni norma anticorruzione.

Glielo segnaliamo solo e attendiamo sue decisioni. All’inizio abbiamo scritto che Fulvio Tartaglione è diventato un fesso.

Due mesi fa narravamo, infatti, che il sindaco Trombetta, che rischia pesanti addebiti dalla Corte dei Conti, facendo 110 con un dirigente titolare di contratto a tempo indeterminato nel ruolo massimo della gerarchia burocratica del Comune, avrebbe rifiutato la delega generale ai Lavori Pubblici.

E invece, in questo contratto a termine che scadrà il 30 gennaio, neanche quella gli hanno dato. I Lavori Pubblici restano, infatti, nelle mani di Iuliano, un altro Re Travicello, mentre a Tartaglione, giusto per confondere le acque e rendere le nostre meno leggibili e intellegibili, è stata attribuita solo la Viabilità cittadina, cioè la rogna delle buche che potrebbe costargli le maledizioni dei cittadini di qui a poco.

Ora, se è possibile che per un sindaco che pur di ammirarsi ogni mattina con la fascia tricolore è disposto a tutto e sta facendo di tutto, per una Maria Luigia Iodice che, diciamocela tutta, si illumina d’immenso quando viaggia in una nuvola rosa di immateriale notabilato politico che poi è l’essenza del nulla, una città può sopportare un dominio del geometra Pasquale Salzillo il quale, in questa sua bulimia predatoria ci mette la sua cultura e il suo modo di determinare i più importanti processi di governo.

Marcianise è destinata a fare una brutta fine. Zinzi è un politico che sarebbe in grado di dare una svolta di dignità, ma non riusciamo a capire dove l’abbia pescato questo Farro, che non rappresenta un contraltare, un contrappeso di contraddittorio rispetto alla potestà di via Matteotti. È come se la città fosse governata da un unico centro di potere, per di più gestito, con rispetto parlando per il nobile legume, con modalità da fasulari.