MARCIANISE. LE FOTO e gli interventi alla commemorazione di Saverio Merola

27 Gennaio 2020 - 15:44

MARCIANISE (P.M.) – Come avevamo dato notizia, nella mattinata di domenica, presso il cimitero di Marcianise, ad iniziativa del coordinamento Agorà che raggruppa le associazioni culturali cittadine, è stata rievocata, nel 60° annuale della sua morte, la figura di Saverio Merola, che fu sindaco della città negli anni ’20, partigiano, fondatore della prima federazione provinciale del Partito Socialista Italiano in Terra di Lavoro, la cui vita sociale, politica ed istituzionale abbiamo ricordato nella breve nota biografica già pubblicata sul suo conto lo scorso 22 gennaio (CLICCA QUI), nella quale spicca la sua opposizione al regime fascista che si andava instaurando, dal quale verrà poi perseguitato, subendo arresti, il confino e la violenza sia diretta sia ritorsiva con l’uccisione del cognato Raffaele Valletta.

L’erma funeraria di Saverio Merola, nel cimitero di Marcianise

       Un cielo terso ha coronato la cerimonia, che ha riunito davanti alla stele sepolcrale di Saverio Merola numerosissimi cittadini marcianisani ed i suoi stessi discendenti, venuti a tributare il proprio omaggio all’uomo insigne che egli è stato.

L’intervento del giornalista Alessandro Tartaglione

La rievocazione, a tratti anche commossa, è stata svolta da Mimmo Rosato, presidente della Pro Loco, da Agostino Morgillo, presidente dell’ANPI di Caserta e da Giovanni Cerchia, storico e docente universitario.

Ha portato i saluti della città, il viceprefetto Michele Lastella, il commissario straordinario che attualmente regge la municipalità, il quale, nel suo intervento, nel sottolineare il dato della costante vicinanza mostrata da Saverio Merola alla popolazione, ha elogiato il profondo senso delle istituzioni che egli osserva nella cittadinanza marcianisana, in un grado che ha definito niente affatto comune.

L’intervento del professore Giovanni Cerchia

Ha illustrato la nascita e le ragioni della celebrazione, il marcianisano Alessandro Tartaglione, giornalista e preposto all’ufficio stampa del Parco Archeologico di Pompei, particolarmente attivo in tutti i campi di impegno sociale nella sua città. Sulle quali ragioni, in particolare, ha osservato come esse risiedano soprattutto nella volontà di far conoscere alle nuove generazioni la figura di Saverio Merola – definitoalfiere di giustizia e libertà, come recita la sua erma sepolcrale – perché rappresenti per esse quell’alto e concreto esempio di passione civica e fede repubblicana da seguire, che le possa guidare nell’esercizio dei propri diritti e doveri di cittadinanza.

L’intervento del viceprefetto Michele Lastella, commissario straordinario presso il Comune di Marcianise

 

Sia Tartaglione sia il professore Cerchia hanno ricordato come su figure come quella di Saverio Merola, così come su quelle di centinaia di partigiani che ha espresso la provincia di Caserta (almeno 500 sono stati ufficialmente e formalmente riconosciuti tali dalle apposite commissioni governative che vennero istituite nel 1945) che hanno dato corpo alla resistenza dei nostri territori, sia stata operata in tutti questi anni una sorta di rimozione e come sia venuto il momento di valorizzarne l’opera. In questo senso, anche grazie all’apporto dell’ANPI, sono già in corso una serie di studi e lo stesso Tartaglione ha annunciato la pubblicazione di un apposito saggio monografico su Saverio Merola, grazie anche alle ricerche documentarie finora svolte dal professore Cerchia, il quale è riuscito ad acquisire su di lui anche le carte di polizia che lo concernevano in quanto qualificato “sovversivo”.

E noi attenderemo con impazienza l’uscita del volume.

 

Qui, tra il pubblico, alcuni dei discendenti di Saverio Merola intervenuti alla commemorazione