MARCIANISE. Svolta nella vertenza Jabil: parte il progetto di ricollocazione della TME srl

23 Giugno 2021 - 09:00

L’obiettivo è acquisire 200 unità lavorative

CASERTA/MARCIANISE – Per i lavoratori Jabil di Marcianise sta per arrivare una svolta. Una vertenza iniziata a maggio del 2020, quando la multinazionale dell’elettronica annunciò di voler procedere a 350 esuberi su un totale di 700 lavoratori in organico nel sito di Marcianise, offrendo ai dipendenti, come alternativa al licenziamento, la possibilità di un esodo incentivato e la ricollocazione presso altre aziende. Da quel momento 126 dipendenti hanno lasciato definitivamente la Jabil. Quasi tutti i fuoriusciti sono stati ricollocati nelle aziende Softlab e Orefice Group, senza mai tornare effettivamente a lavorare. Ancora oggi quasi tutti i reimpiegati sono in cassa integrazione e le aziende che li hanno assunti non hanno ancora chiari i piani di riutilizzazione degli ex Jabil. Restano da “sistemare” 224 lavoratori.

Tra le società individuate dalla Jabil per il reinserimento, si sta muovendo la TME srl (Test and Manufacturing Engineering), azienda di Portico di Caserta, impegnata nella produzione e collaudo di schede elettroniche in ambito medicale, ferroviario, aerospaziale e di telecomunicazioni. Negli ultimi giorni, infatti, sono iniziati una serie di incontri con i lavoratori Jabil, le Rsu locali e i vertici aziendali di TME, alla presenza del fondatore e CEO, dottor Aniello

Stellato, e dell’avvocato Antonio Acconcia.

Nel corso delle riunioni è stato presentato il progetto industriale, che prevede la ricollocazione di 200 unità. Si preannuncia, infatti, l’assunzione di una prima tranche di 50 risorse entro il prossimo 1 agosto, che saranno allocate nei due stabilimenti con sede a Portico. La restante forza lavoro, invece, verrà assorbita in 50 unità alla volta con cadenza trimestrale, al fine di consentire il completamento degli investimenti destinati alle strutture e ai macchinari per la riqualificazione del sistema produttivo aziendale. Mentre sul piano formativo, tutti i nuovi dipendenti acquisiranno le competenze “on the job”, dunque in orario di lavoro.

Ma potrebbe esserci un’ulteriore novità durante la fase di acquisizione del nuovo personale. Nel confronto con le rappresentanze sindacali aziendali, infatti, queste ultime hanno lanciato la proposta di una staffetta generazionale che punta ad incrementare l’occupazione giovanile e a facilitare la stabilizzazione dei rapporti di lavoro.

Il meccanismo della staffetta prevede, per i lavoratori prossimi alla pensione, la possibilità di lasciare il posto ad un familiare. Un interessante invito che l’azienda di Portico di Caserta si è resa disponibile a valutare.