MARCIANISE. Velardi quale legalità ha raccontato agli studenti dell’Isiss Ferraris? Come si costruiscono le case abusive, come si truffano i cittadini con falsi permessi o la tecnica con cui i suoi amici hanno falsificato le firme di una lista?

4 Giugno 2022 - 17:57

In calce all’articolo pubblichiamo anche una locandina dell’evento, svoltasi martedì scorso 31 maggio e moderato da Angelo Agrippa

 

 

 

MARCIANISE (G.G.) – Il generale dei Carabinieri in quiescenza Angiolo Pellegrini è venuto il 31 maggio a Marcianise per trasmettere la propria testimonianza istituzionale, professionale, civile e morale di un ufficiale dell’Arma che operò a suo tempo a stretto contatto di gomito con il giudice Giovanni Falcone, agli studenti dell’Isiss Buccini-Ferraris di Marcianise.

L’autorevolezza dell’ospite e questo suo nobilissimo passato fanno passare in secondo ordine, almeno ai nostri occhi, il fatto che il generale Pellegrini sia arrivato ben equipaggiato con diverse copie del suo libro, “Noi uomini di Falcone”, scritto a quattro mani con Francesco Condoluci, prefazione dello storico giudiziarista di Repubblica Attilio Bolzoni.

Naturalmente la parola chiave, trasformata in unico punto posto all’ordine del giorno di questo convegno, è stata una e una sola: legalità.

Il sindaco di Marcianise, dottor Antonello Velardi, ha portato i saluti della città, mentre il professor Domenico Caroprese ha espresso quelli dell’Isiss Buccini-Ferraris, che guida da dirigente. La moderazione è stata affidata al giornalista Angelo Agrippa.

Beninteso, non è vietato partecipare a un convegno sulla legalità da protagonista, da rappresentante dello Stato Italiano, ad un imputato per reati gravissimi quali la truffa e il falso ideologico in concorso, compiuti secondo la Procura della Repubblica di S.Maria C.V. per appropriarsi e sgraffignare al popolo di Marcianise soldi non dovuti, visto e considerato che lui li otteneva attraverso la certificazione del suo presunto complice, l’allora segretario comunale Onofrio Tartaglione, per permessi legati ad impegni istituzionali in realtà taroccati, farlocchi.

Non è vietato, ma ci vuole anche una buona dose di faccia tosta perché qui siamo di fronte a un caso di inopportunità grande quantomeno come la volumetria del sottotetto abusivo che, stavolta reo confesso, Velardi ha trasformato in violazione a tutti i parametri dei permessi a costruire ricevuti nel 2003 e nel 2004.

Il Comune di Marcianise, cioè i cittadini, hanno rimborsato a Velardi 220mila euro di permessi. La Procura è riuscita a trovare i gravi indizi di colpevolezza solo su una parte di questi soldi, ma il metodo, vi garantiamo, è sempre stato lo stesso in ogni certificazione e attestazione firmate a vantaggio di Velardi dal segretario Onofrio Tartaglione.

Si tratta di reati concreti, materiali, che hanno determinato, sicuramente per quanto riguarda il sottotetto abusivo, probabilmente per quanto riguarda la truffa dei rimborsi, vantaggi economici, patrimoniali, al Velardi.

Dal punto di vista del diritto penale, ha evitato al condanna per l’abuso edilizio solo grazie ad una provvidenziale e intervenuta prescrizione a cui, badate bene, avrebbe potuto rinunciare.

Al contrario se ne è guardato bene.

Per quel che riguarda, invece, la truffa dei permessi, siamo alla vigilia del momento decisivo dell’udienza preliminare, visto che il prossimo 9 giugno, cioè giovedì, un Gup del Tribunale dovrà pronunciarsi, sentite tutte le parti, sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata formulata dal Pm Gerardina Cozzolino.

La quale non è certo l’ultima arrivata, come si evince dal suo curriculum in cui svettano inchieste importantissime, tra cui quella sulla Tangentopoli di San Felice a Cancello, dove ha ottenuto severe condanne per l’ex sindaco Pasquale De Lucia e per gli altri imputati.

Ci hanno raccontato che Velardi, al cospetto di quei ragazzi, di quel generale, di quel dirigente scolastico, non ha raccontaato nulla di quesre sue esperienze giudiziarie. Padronissimo di operare questa scelta; padronissimi noi di affermare che si è trattato di una sorta di pantomima, di finzione, di festival dell’ipocrisia di cui il generale Pellegrini, ma soprattutto la sua storia, non meritavano di essere coprotagonisti.

E qui operiamo la solita chiusa. Sappiamo che è inutile, ma lo scriviamo lo stesso: se i marcianisani ritengono che il loro sindaco possa presenziare ad un evento in memoria di Giovanni Falcone da testimone della legalità, anche questo va rispettato, esattamente come va rispettata la scelta di chi, davanti ad uno stupro in corso, ad una violenza gratuita, si gira dall’altra parte, perché tanto a me che mi frega.

Questo articolo ne annuncia altri, che cominceremo a scrivere da lunedì, perché in tutta questa storia sapete che ordinanza, firmata il 12 novembre 2021 dall’allora dirigente Anacleto Fuschetti contiene una serie di informazioni che aggravano pesantemente la posizione di Antonello Velardi?

Ci assumiamo le nostre responsabilità. La fretta, la necessità del “mordi e fuggi” tipica dei quotidiani locali, ci ha fatto dimenticare che di quell’ordinanza non andava letta solo l’ultima parte, ma com’è costume di Casertace, soprattutto la prima. Lo abbiamo fatto e lunedì di diremo, anzi vi scriveremo.