MARCIANISE. Velardi si ‘vendica’ con il vescovo di Capua Visco e con don Paolo Dello Stritto ma è il solito arruffapopolo e distorsore della realtà

24 Aprile 2018 - 16:34

MARCIANISE (g.g.) – Il sindaco Velardi non vedeva l’ora, lui è come Enrico Montesano in un vecchio film dove si parodiava la figura di Adolf Hitler. Il giovane Hitler, interpretato per l’appunto dall’attore romano, veniva sbeffeggiato durante la sua gioventù da imbianchino austriaco e ogni volta, con grande fermezza, apriva un taccuino, segnando un nome.
Velardi è così, ha trovato un argomento per fare quello che ritiene di saper fare, cioè l’arruffapopolo e si è lanciato.

Attenzione, parlando della vicenda di quattro donne in difficoltà e notando quella che a suo avviso sarebbe l’indifferenza della autorità religiose, collega e confronta la povertà di questo caso all’oro materiale della famosa corona che ha dovuto, per ordine della magistratura, restituire alla chiesa del Crocifisso. Insomma fa capire che il vescovo di Capua e il parroco lottano per l’oro, per la ricchezza e non per la povertà. Chiaro caso di distorsione della realtà, visto che l’oro di quella corona non conta un tubo rispetto a ciò che quell’oggetto simbolico rappresenta per la religiosità dei marcianisani. E ciò sarebbe anche se fosse di acciaio, di alluminio o di plastica.

Insomma, il solito Velardi. Qui sotto il testo integrale della sua immancabile esternazione su Facebook.