MARCIANISE. Velardi, tenuto fuori dal cancello, salta il suo allenamento mattutino nella palestra del liceo: “Apritemi, sono il sindaco”
12 Settembre 2018 - 18:40
MARCIANISE – Quanto successo questa mattina è un fatto che, di per sè, non rappresenterebbe un evento eclatante, ma un misunderstanding, per dirla all’anglosassone.
Non fosse che per un’evidenza: questo episodio diventa l’ennesimo esempio dell’attitudine prepotente del sindaco Velardi, che “io sono il sindaco e voi non siete nessuno”.
Cosa è successo?
Quando può, di mattina presto Antonello Velardi va ad allenarsi nella palestra del liceo sportivo “F. Quercia”.
Arrivato all’ingresso della stessa (quella sulla “piazzetta del geometra”, per intenderci) il sindaco ha trovato il cancello chiuso. Chiama che ti richiama, visto che nessuno gli apriva nè gli rispondeva nonostante lui dicesse a voce alta “Apritemi, sono il sindaco, sono io che suono!“, infuriato si è portato all’interno del liceo dall’ingresso principale e ha indagato, con modi non certo gentili, su chi avesse avuto l’ardire di non spalancare i cancelli al suo arrivo.
La risposta è presto arrivata: essendo quello di oggi il primo giorno di scuola, l’addetto aveva ricevuto dal preside la disposizione di non aprire a nessuno. Va detto anche che il videocitofono è guasto, quindi l’addetto non era a conoscenza del fatto che a suonare fosse Velardi.
La reazione del sindaco? Scenata davanti agli alunni e al personale, grandi rimproveri all’addetto al quale ha addirittura detto che sarebbe stato interessato da provvedimenti.
Il dirigente scolastico Diamante Marotta, chiamato ad intervenire, si è mostrato fortemente imbarazzato. Presente sul posto anche l’assessore Concetta Marino, che nel liceo “Quercia” insegna matematica, la quale, a sua volta imbarazzata, ha confessato all’addetto: “Sapessi quello che ci fa passare a noi…“