MARCIANISE. Verande delle case popolari: Sinistra e Cambiamento chiede a De Luca la sospensione dei termini per gli abbattimenti. Alla Madonna della Libera si firma la petizione

15 Ottobre 2023 - 10:21

Il gazebo sarà insediato domattina, domenica 15 ottobre. In calce all’articolo, il testo integrale della petizione

MARCIANISE – Non è affatto una cattiva idea quella avuta dal Movimento Sinistra e Cambiamento quella di organizzare, per domani, domenica 15 ottobre, presso la cosiddetta chiesa grande della Madonna della Libera, un gazebo per raccogliere le firme per una petizione che sarà inviata al presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca e al presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero.

L’obiettivo è quello di chiedere una sospensione, una moratoria, nelle procedure esecutive che la Regione Campania ha posto in essere attraverso l’Acer, ex Iacp, finalizzate a sanzionare gli assegnatari di appartamenti delle case popolari che ne hanno aumentato la volumetria costruendo una veranda.

È un’iniziativa seria, in quanto genuinamente collocata in una visione politica che privilegia la difesa dei diritti dei più poveri, delle famiglie disagiate, rispetto alla ragione meramente tattica di essere in contraddizione con tutto quello che il governo di centrodestra realizza o intende realizzare.

Sinistra e Cambiamento, infatti, ha ben recepito, dentro al dibattito di questi giorni relativo alle misure contenute nella Legge di Bilancio, un tempo la chiamavano Finanziaria, che potrebbe contenere, se passasse la linea suggerita e perorata soprattutto dalla Lega di Salvini, un condono riguardante proprio le verande.

Il movimento marcianisano non disconosce, nella introduzione narrativa della sua petizione, il fatto che queste strutture siano abusive e dunque da sanzionare o abbattere, ma allo stesso tempo con una interpretazione reale dei fatti, sottolinea che le verande delle case popolari rappresentano un peccato molto veniale perché commesso da famiglie assegnatarie di piccoli appartamenti spesso angusti e con il tempo deterioratisi, non per un difetto di manutenzione causato dall’incuria di chi ci abita, ma perché queste palazzine, quando furono costruite, non ebbero la fortuna di essere attentamente edificate, controllate anche per quel che riguarda la qualità delle manifatture.

E allora, dato che il governo, a ragione o a torto, potrebbe varare questo condono, e dato che questo condono favorirebbe quasi esclusivamente famiglie povere, Sinistra e Cambiamento ritiene un proprio dovere allertare la Regione attraverso lo strumento di una petizione popolare a cui l’ente di via Santa Lucia dovrà, per statuto, rispondere obbligatoriamente.

Peraltro, le procedure in atto sulle sanzioni a carico degli assegnatari dotatisi di una veranda, potrebbero creare una condizione di autentica discriminazione, ad esempio: se un assegnatario di casa popolare diventa oggetto di procedura esecutiva di abbattimento a ottobre, quindi è costretto a provvedere, potrebbe accadere che a gennaio il suo vicino di casa, alla luce del condono, si salvi.

Insomma, una sospensione fino a quando non sarà approvata la Legge di Bilancio e i suoi derivati, magari fino a febbraio, quando con la conversione in legge del decreto mille proroghe si avrà un quadro preciso delle misure votate dal Parlamento tra la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno nuovo.

Non è improbabile che il Pd, trovando una ragione bizantina o un pretestuoso rilancio per aggiungere a questa misura qualcosa che un governo di centrodestra non potrà accettare, anche in considerazione dei vincoli stretti di quella che si annuncia una finanziaria molto morigerata a causa delle congiunture internazionali che hanno inflitto un duro colpo alle economie occidentali, voterà contro a questo condono.

Se sarà così, si spera che si riducano il numero di persone che affermano di non capire per quale motivo questo partito, abile ad intrufolarsi nei governi senza aver ricevuto quasi mai un mandato chiaro dai cittadini, continui a perdere voti e non incrementarli.