MEDICINALI & CAMORRA. Il pentito rivela: “Le ricette del clan sono finite anche in Inghilterra”

2 Ottobre 2019 - 18:11

CASAL DI PRINCIPE (red.cro.) – Ha parlato e sta continuando a farlo Luigi Moschino, il collaboratore di giustizia che ha aiutato la Dda nella scoperta di un traffico illegale di farmaci, gestito da una neonata fazione dei Bidognetti, nel clan dei Casalesi. Moschino ha rivelato dell’esistenza di due distinti gruppi che operavano in Lombardia e nel Lazio. Entrambi i gruppi si occupavano di rubare i ricettari presso studi medici. Lazio, Lombardia ma anche Regno Unito, dove esisteva un punto di contatto che faceva arrivare le medicine del clan oltre Manica. Secondo le indagini, sarebbe stato Massimo Perrone il deus di questa attività, di lui Moschino rivela che “compilava le ricette con un computer inserendovi il nome dei farmaci che occorrevano per la falsa terapia a beneficio di persone effettivamente esistenti i cui nomi venivano forniti da una persona di cui non conosco il nome ma con cui Perrone era in contatto