Micillo (commercialisti): “La composizione negoziata delle crisi d’impresa per risolvere le difficoltà delle Pmi”
25 Luglio 2022 - 12:23
Comunicato stampa
“Il Tribunale di Napoli (VII Sezione Civile, Giudice Eduardo Savarese) ha ritenuto validi i presupposti per una composizione negoziata della crisi, confermando con un proprio dispositivo, depositato il 18 luglio scorso, le misure protettive di sospensione della procedura esecutiva per 120 giorni”.
Lo ha reso noto Crescenzo (Ezio) Micillo (componente della commissione di studio della “Crisi da sovraindebitamento” dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord), nominato esperto indipendente dalla Camera di Commercio di Napoli.
“Il lavoro che ho svolto con lo studio legale Spatola di Roma (consulente della società istante) è stato considerato positivamente e ci permetterà di continuare ad elaborare un accordo negoziale dei debiti con l’obiettivo di risanare la società e di consentire la continuità aziendale”, ha aggiunto con soddisfazione Micillo.
“La diffusione dell’epidemia Covid-19 ha avuto un forte impatto negativo sulle attività economico-commerciali. Il DL n. 118/2021 ha introdotto, a partire dal 15 novembre 2021, il nuovo strumento per prevenire e affrontare situazioni di crisi: la composizione negoziata della crisi d’impresa (CNC). La procedura – ha sottolineato Micillo – è finalizzata a permettere il risanamento delle imprese in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che hanno le potenzialità necessarie per restare sul mercato. L’impresa può chiedere alla Camera di commercio, nel cui ambito territoriale si trova la sede legale, la nomina di un esperto indipendente, che ha il compito di supportare ed agevolare le trattative con i creditori ed altri soggetti interessati. All’esito delle trattative, e quindi verificata la possibilità di superare la crisi, l’imprenditore può beneficiare, durante la CNC, previa disposizione del Giudice, di misure protettive del proprio patrimonio da eventuali iniziative dei creditori. La procedura ha natura riservata e stragiudiziale. In questi mesi sono state molte le istanze presentate in tutta Italia, dove l’attenzione dei magistrati di merito si è concentrata sui requisiti oggettivi e soggettivi dell’istante. Al riguardo, però, pochi sono stati i dispositivi depositati nei tribunali che hanno consentito la prosecuzione della composizione negoziata della crisi e reso quindi legittima la proroga delle misure protettive”, ha concluso.