MONDRAGONE. 10 ARRESTI. Un’intera famiglia gestiva il traffico di “bionde”. 3 persone ricercate
16 Ottobre 2018 - 16:46
MONDRAGONE – Un’intera famiglia, padre e tre figli, gestiva il traffico di sigarette di contrabbando che aveva come base logistica e operativa i Palazzi Cirio di Mondragone. Lo hanno scoperto i finanzieri del Comando Provinciale di Caserta che questa mattina hanno portato a compimento, con dieci arresti ordinati dal Gip di Napoli, l’operazione “Smoke Palace II”, ricostruendo peraltro tutta la filiera criminale che va dai fornitori ai venditori al dettaglio.
E’ emerso anche che gli indagati, per eludere i controlli delle forze dell’ordine, avevano organizzato “militarmente” la vigilanza nel complesso residenziale, con vedette che giravano giorno e notte; e non avevano inoltre alcuna paura delle forze dell’ordine, visto che dall’indagine e’ emerso che avrebbero intimidito persino un finanziere che aveva la disponibilita’ di un appartamento ai Palazzi Cirio.
“Abbiamo smantellato un’agguerrita organizzazione – ha spiegato in conferenza stampa il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta Andrea Mercatili – che gestiva il contrabbando tenendo in ostaggio anche i tanti cittadini onesti che risiedono nei Palazzi Cirio, e da cui era arrivata un’accorata e pressante richiesta di un nostro intervento. Qualche giorno fa abbiamo arrestato due caporali, sempre a Mondragone, che reclutavano decine di lavoratori da sfruttare nei campi. E’ cosi’ che rispondiamo al bisogno di sicurezza manifestato dai cittadini“.
Peraltro nei mesi scorsi i finanzieri della Compagnia di Mondragone guidati da Silverio Papis hanno arrestato numerosi venditori di sigarette di contrabbando, sempre nei Palazzi Cirio, sequestrando in totale oltre 520 kg di “bionde”, e costringendo gli indagati ad attuare degli accorgimenti, come il cambio continuo dei mezzi usati per trasportare le sigarette, o dei tragitti, o delle schede dei cellulari con cui comunicavano, o il frazionamento del carico trasportato, che veniva tenuto al di sotto della soglia che fa scattare il sequestro penale.
L’indagine odierna, coordinata dalla Dda di Napoli e partita nel novermbre 2016, dovrebbe aver dato un colpo importante al business illecito. In carcere sono finiti il promotore dell’organizzazione e i familiari che lo aiutavano, ovvero il 31enne Nicola De Rosa, i fratelli Sebastiano, di 26 anni, e Antonio, di 29 anni, e il papa’ Corrado, 56enne; destinatari di ordinanza in carcere sono poi il braccio destro di De Rosa, il tunisino 29enne Faical Ghaca, e i fornitori delle sigarette prive del marchio dei Monopoli di Stato, tutti residenti tra Napoli e provincia, come il 43enne Angelo Belardo, di Cansandrino, e il 36enne di Napoli Nicola De Rosa (omonimo dell’altro indagato). Altre tre persone sono finite agli arresti domiciliari; tre misure a carico di altrettanti indagati non sono state ancora eseguite.