MONDRAGONE. Ammazzato davanti casa sua, queste le condanne per i due killer
4 Marzo 2020 - 18:58
MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Si è tenuta oggi la camera di consiglio presso la Corte d’Assise di Santa Maria, presieduta da giudice Napoletano, a margine del processo relativo all’omicidio di Salvatore De Rosa, il 57enne ammazzato per futili motivi durante una lite con un colpo di arma da fuoco nel novembre del 2018, presso la propria abitazione di Pescopagano.
Gli imputati, Bin Raba Mohamed, 57 anni, algerino difeso dagli avvocati Iannettone e Mordacchini e il rumeno Mocian Florin, 20 anni, difeso dall’avvocato Davide Piccirilo, sono stati riconosciuti colpevoli dell’efferato delitto e condannati. Ergastolo per Raba, con isolamento diurno, e 20 anni di reclusione per Mocian Florin. I condannati rispondevano dei reati di omicidio, violazione di domicilio, armi e ricettazione, tutti ritenuti sussistenti dalla Corte. Entrambi sono stati poi riconosciuti responsabili del delitto di tentato omicidio ai danni di Carmela Barrella, 27 anni, e il trentenne Luciano Ceraldi. Le parti civili, difese dall’avvocato. Marco Pagliaro, furono vittime di un secondo colpo di fucile esploso da Bin Raba, che non riuscì per fortuna a centrare gli obiettivi per pura casualità. La sentenza ha condannato gli autori della violenta vicenda a risarcire tutti i danni patiti dalle vittime.