MONDRAGONE. Blitz dei carabinieri al Comando dei vigili urbani. Casa del comandante e concorso nel mirino della PROCURA DELLA REPUBBLICA

1 Maggio 2022 - 12:14

I militari avrebbero eseguito delle perquisizioni e avrebbero anche sequestrato un pc. L’indagine riguarderebbe la vicenda dell’appartamento in uso al comandante Bonuglia, di cui ci siamo ampiamente occupati in vari articoli portando alla ribalta un caso alquanto vergognoso, e l’ultimo concorso per l’assunzione di 20 agenti.

 

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) Blitz dei carabinieri al comando Polizia Municipale. È successo ieri mattina ma la notizia è trapelata solo oggi. Un gruppo di carabinieri in borghese provenienti dal Comando di Caserta, accompagnati dal comandante della territoriale di Mondragone, avrebbero eseguito una serie di perquisizioni all’interno dei locali dei Vigili Urbani in merito (pare), alla vicenda dell’appartamento in uso al Comandante Bonuglia, di cui ci siamo ampiamente occupati in vari articoli portando alla ribalta una vicenda alquanto vergognosa, ed in merito all’ultimo concorso per l’assunzione di 20 agenti.

Gli uomini della Benemerita avrebbero sequestrato anche un PC. Riguardo all’ultimo concorso svoltosi il 2 dicembre 2021 presso il Palazzetto dello Sport, vogliamo ricordare al Comandante Bonuglia, che forse ha scarsa memoria, che nulla mai ci è sfuggito così come non ci sfuggì quanto accaduto durante lo svolgimento delle prove selettive per l’assunzione di qualche “discepolo”, documentato attraverso un video pubblicato all’interno di un nostro articolo e prima ancora attraverso una diretta fb riguardo l’esclusione dal concorso di un giovane 37enne, Giuseppe D.R. al quale venne impedito di accedere alla prova scritta perché, secondo quanto da lui stesso raccontato, i membri della Commissione, non avevano accettato il test del tampone antigenico eseguito in mattinata ma che andava eseguito il giorno prima. Il test del tampone era obbligatorio anche per i vaccinati e secondo la normativa vigente riguardo ai concorsi pubblici, poteva essere eseguito entro le 48 ore dal verificarsi dell’evento, per cui Giuseppe era perfettamente in regola. In quella occasione ci facemmo strada tra quanti volevano impedirci di avvicinare i membri della Commissione, compreso Bonuglia, affinché dessero delle spiegazioni sull’accaduto, ma nessuno, proprio nessuno inizio quel contesto, ebbe il coraggio di prendersi le proprie responsabilità. Premiammo il coraggio del Comandante di Cellole Pierluigi

Casale che a fine prova selettiva e dopo un cordiale saluto, asserì di non essere a conoscenza dei fatti da noi esposti attraverso la diretta soci. Fatti e “misfatti” che continueremo a seguire e a raccontare, perché nulla ci ferma, in attesa che venga fatta luce su tante ma tante questioni scabrose.