MONDRAGONE. Domani le elezioni in tanti comuni. Salta fuori la storia dei bulgari presentati all’Anagrafe da Francesco Petrella e Michele Pacifico

9 Giugno 2018 - 10:37

MONDRAGONE(g.g.) Siamo alla vigilia di un’importante tornata elettorale che coinvolgerà molti comuni della provincia di Caserta tra cui il più importante è il comune di Maddaloni, seguito da Orta e Trentola. Torna di attualità un tema che ha fatto discutere in passato e fa discutere ancora: il voto degli stranieri. Per esempio, a Maddaloni, i famosi 800 brasiliani che hanno ottenuto la residenza grazie al responsabile dell’anagrafe Cembrola, che ruolo hanno avuto alle ultime elezioni? Risulta che qualcuno di loro abbia votato?

Bisognerebbe riaprire le urne. Ma questo lo può fare solo la magistratura inquirente perchè col Tar costerebbe un botto.

Ovviamente in occasione di queste elezioni e anche in relazione al buon lavoro che l’amministrazione comunale di Mondragone sta facendo per combattere il problema degli affitti abusivi e illegali, operati da speculatori italiani locali, c’è qualcuno che legittimamente, tira fuori dei documenti dai quali si deduce senza ombra di dubbio che anche a Mondragone, alle comunali del 2017, votarono molti stranieri.

Attenzione però in questo caso rumeni, bulgari appartenenti a paesi dell’Unione Europea.

La materia è regolata dalla legge n.52 del 6 febbraio 1996 e dal Decreto Legislativo numero 197 del 12 aprile 1996 che dette concretezza alla legge delega. La legge prevede la partecipazione al voto, per le elezioni amministrative, dei cittadini dell’UE che siano residenti nel comune, previa presentazione al Sindaco di domanda d’iscrizione nelle liste elettorali aggiunte. Il termine perentorio di presentazione di tali istanze è fissato dalla legge ed è entro il 5° giorno successivo alla data di affissione del manifesto di convocazione dei comizi elettorali.

In occasione della tornata elettorale dell’11.06.2017, 126 furono le domande presentate entro il 2 maggio 2017 che l’ufficio elettorale ha ritenuto ammissibili, sulla base del possesso dei requisiti sia di residenza nel comune di Mondragone che morali, accertati presso l’ufficio del casellario giudiziale.

Tra questi richiedenti solo un 60%  si recò personalmente in ufficio a ritirare la tessera elettorale, necessaria per votare, accompagnati per lo più da Michele Pacifico ed Aldo Santamaria, papà e zio del consigliere comunale Marco Pacifico, eletto nella lista del sindaco, nonché da Francesco Petrella papà di Claudio Petrella, attuale Presidente del consiglio comunale.

Beninteso, tutto è avvenuto fino a prova contraria, nel rispetto della legge. Poi si può ovviamente discutere sulla moralità politica e i metodi e le tecniche di acquisizione del consenso di chi accompagna questi stranieri fino all’uscio dell’ufficio anagrafe e poi magari anche al seggio. Su questo noi abbiamo idee precise. Ovviamente in questo caso sono usciti fuori i nomi di Francesco Petrella e Michele Pacifico, ripetiamo, artefici di una procedura lecita, ma queste operazioni le fanno in tanti.