MONDRAGONE. Il surplus di 20mila euro dei buoni spesa Covid da utilizzare all’acquisto di alimenti per i bisognosi fermi a fare la “muffa” nelle casse comunali

16 Giugno 2020 - 17:26

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Era il mese di marzo 2020 quando il Governo, con il “Decreto Rilancio”, finanziò i Comuni italiani con 400 milioni di euro da trasformare in buoni spesa, per aiutare i cittadini in difficoltà a causa del coronavirus. La città rivierasca da quel Decreto ha ottenuto € 296.798,36 per far fronte alle circa 1.700 richieste dei cittadini. Il periodo del lockdown è stato quello più difficile anche e soprattutto dal punto di vista economico, e molti si aspettavano qualcosa di più, visto anche il surplus di “soldini” non utilizzati per i buoni spesa, ed è per questo che ci siamo presi la briga di contattare Alessandro Rizzieri che dispone di una delega ai servizi sociali e che ci ha confermato il surplus del contributo economico destinato alla città dal Governo e che secondo una delibera della Giunta Comunale, doveva essere utilizzato per l’acquisto di derrate alimentari.


In effetti nella Delibera di Giunta n. 26 del 02-04-2020 c’è una piccola voce che richiama quanto affermato da Rizzieri riguardo all’ipotetico acquisto di questi generi alimentari da destinare alle famiglie indigenti, utilizzando i circa 20 mila euro rimasti nelle casse dell’Amministrazione Comunale, come si evince dall’atto di determina numero 773 anno 2020, ma se si aspetta un altro po’, l’emergenza sarà bella che finita (ma non per tutti…) e a questo punto sono in molti a chiedersi come intenderanno poi i cari amministratori, investire i soldini destinati alla popolazione e “giustificare” le eventuali spese.
“Italia
si, italia no, Italia gnam, se famo due spaghi”
, in fondo Elio aveva già previsto tutto.