FOTO MONDRAGONE. La storia di Hammedi, che vive per strada e deve fare dialisi tre volte a settimane. Colpito da un malore

16 Gennaio 2022 - 19:47

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Ennesima brutta pagina di un paese in cui talvolta l’operato dei Servizi Sociali e delle istituzioni fa acqua da tutte le parti. Questa è la storia di Hammedi, un uomo originario della Tunisia, oggi senza fissa dimora, affetto da gravi patologie a seguito di un ictus cerebrale che lo ha colpito a febbraio del 2021.

Ricoverato presso l’unità operativa di lunga degenza del Presidio Ospedaliero di San Felice a Cancello, venne chiesto per lui dall’Asl di Caserta, l’8 aprile 2021, l’interessamento dei Servizi Sociali del Comune di San Felice a Cancello per l’attivazione dell’UVI propedeutica all’inserimento del 50enne in RSU per disabili (senza esito), così come riportato nella documentazione sanitaria datata 30 giugno 2021.

In seguito il paziente, dopo un ciclo riabilitativo presso una clinica di Castel Morrone, è ritornato a Mondragone in condizioni di salute pessime, necessitando tra l’altro del trattamento dialitico trisettimanale.

Questa sera, la persona che ieri aveva soccorso in strada Hammedi dopo un malore e per cui era intervenuta una ambulanza (che non ha ritenuto necessario un suo ricovero) ci ha contattato preoccupato per un dolore al petto che Hammedì ha avvertito tutto il giorno.

Ci siamo interfacciati con i Carabinieri del Reparto Territoriale della cittadina rivierasca, che ringraziamo infinitamente per l’interessamento mostrato verso il caso adoperandosi affinché sul posto arrivassero i soccorsi.

L’ambulanza n.842 con a bordo l’equipe medica, ha operato in modo egregio sia dal punto di vista medico che da quello umano e dunque è meritevole di citazione. Hammedi è stato trasportato presso la Clinica Pineta Grande di Castel Volturno per tutti gli esami clinici. Dovendo l’uomo sottoporsi a dialisi per tre volte a settimana e necessitando di un luogo caldo e confortevole in cui vivere, lanciamo un appello ai Servizi Sociali, al primo cittadino Virgilio Pacifico e all’Amministrazione Comunale tutta, affinché nelle prossime ore possano adoperarsi per restituire dignità ad una persona sola ed abbandonata, così come dovrebbe essere fatto in una società civile.

Rimaniamo dunque in attesa di risposte concrete, continuando a seguire questa brutta vicenda.