MONNEZZA D’ORO A CASERTA. Vallarelli di Ecocar “inguaia” Iavazzi nel processo sulle pesate dei rifiuti

30 Gennaio 2022 - 17:20

CASERTA – La Ecocar avrebbe riscontrato anomalie sul peso dei rifiuti poi finiti nelle piattaforme dell’imprenditore Francesco Iavazzi.

A dirlo è il direttore della Ecocar Sirio Vallarelli durante il processo che vede imputato l’imprenditore casertano, fratello dell’ex presidente della JuveCaserta Raffaele, e l’ex dirigente comunale Carmine Sorbo. Vallarelli, salito sul banco dei testimoni, ha parlato di un’indagine interna della stessa epoca che avrebbe riscontrato stranezze sulle pesate. Confermando, in un certo qual modo, quella che è la tesi della procura di Santa Maria Capua Vetere, cioè che Iavazzi avrebbe alterato il sistema di pesatura degli automezzi ti arrivano negli stabilimenti Impresud ed Ecologia Iavazzi,

con l’obiettivo – secondo l’accusa – di attestare una quantità di rifiuti più alta e quindi ricevere un pagamento più alto dei comuni di Caserta, San Nicola la Strada e Maddaloni. Il processo, lo ricordiamo, per quanto riguarda il filone di San Nicola la Strada ha visto il suo termine per intervenuta prescrizione.

Il lettore di CasertaCe conosce bene quello che pensiamo che la gestione dell’appalto dei rifiuti della Ecocar, argomento sul quale abbiamo scritto centinaia di articoli e inchieste documentate. Questo non toglie che è interessante la conferma di queste “stranezze” che il direttore Vallarelli dichiara durante il processo. Certo, un’indagine interna della Ecocar ha sicuramente un valore fattuale rilevante, ma non potrà essere il nucleo di una sentenza, non potrà diventare il fulcro di tutta la decisione che dovranno prendere i giudici. Questa testimonianza resta comunque agli atti, entrando ufficialmente all’interno del processo.