COVID. NUOVO DPCM. L’Italia divisa in zone Rosse, Gialle e Verdi in base all’indice di contagio: questa la situazione della Campania

3 Novembre 2020 - 12:00

ALL’INTERNO IL REPORT SETTIMANALE DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’. Il decreto, presentato ieri alle Camere dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, porterà ad una diversa suddivisione delle misure restrittive anticovid in base al ritmo dell’epidemia e all’indice di contagio, così come registrato nel documento dell’ISS. La Campania sarebbe fuori dalle regioni in “zona rossa”

CASERTA – Manca ancora la firma sul nuovo Decreto del Presidente del consiglio dei ministri che porterà a nuove misure di contrasto all’epidemia da coronavirus, ma già possiamo definire l’andamento di queste decisioni, dopo che il premier Giuseppe Conte ha illustrato le linee guida al Parlamento nella giornata di ieri, lunedì.  Le decisioni si baseranno sul calcolo sull’indice

di riproduzione del covid, ormai noto come Rt.

Secondo lo scenario 4 disegnato dall’Istituto Superiore di Sanità, cioè quello in cui la trasmissibilità non è più controllata e provoca criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo, rientrano le regioni con valori di Rt sistematicamente e significativamente maggiori di 1,5. Attualmente, secondo il report settimanale sempre dell’Iss del 30 ottobre

, in questa condizione si trovano Piemonte, 2.16; Lombardia, 2.06; Molise, 1.86; Valle d’Aosta, 1.89 e la Provincia Autonoma di Bolzano, 1.96. Per queste regioni si dovrebbe applicare la zona rossa, una chiusura dei confini regionali e provinciali con il ritorno delle autocertificazioni e la didattica completamente a distanza. Non è chiaro, invece, cosa avverrà alle attività economiche, se si opterà o meno per la chiusura. Rischiano le stesse misura, leggendo i dati del report settimanale, anche la Calabria, con un indice di Rt pari a 1.66, la Puglia, 1.65, e l’Emilia Romagna, 1.63.

Chi sembra essere fuori da questo scenario, ma rientrante nella cosiddetta zona gialla è la Campania. Il report dell’Iss segnala nella nostra regione un indice Rt pari a 1.49, simile a quello registrato, tra le altre, nel Lazio e nel Veneto. Per queste regioni sembra che le misure restrittive saranno limitate ad un’aumento della didattica a distanza, con solo gli alunni delle superiori e degli ultimi due anni delle medie che resteranno a casa, una limitazioni nei trasferimenti provinciali e l’estensione dello smart working per i pubblici esercizi. Per le zone in verde, come la Basilicata, 1.04, dovrebbero valere le decisioni del precedente Decreto, con un stretta relativa alla DAD nelle scuole superiori e l’orario di coprifuoco, che per tutto il Paese sarà istituito tra le ore 21 e le ore 22. Questo è uno dei nodi politici che la maggioranza sta cercando di sbrigliare in queste ore prima della firma del Dpcm.