Della Ventura “o’ coniglio” confessa: “Per l’omicidio Antonio Piccirillo ho portato la macchina dei killer”
12 Dicembre 2018 - 16:06
CASERTA/MARCIANISE (T.P.) – Colpo di scena al processo del delitto di Antonio Piccirillo. L’ex boss Antonio Della Ventura alias o’ coniglio ha ammesso le sue colpe davanti al gup affermando: “Guidai l’auto del commando che poi uccise Piccirillo per far affermare la supremazia sulla città di Caserta per le affissioni elettorali del clan Belforte”. Ha precisato, inoltre, che il mandate del delitto è stato Salvatore Belforte, mentre l’esecutore materiale fu Antonio Bruno. Coinvolto nella diatriba per le affissioni elettorali a Falciano di Caserta, Piccirillo fu ammazzato con dei colpi di pistola alla testa, a soli 38 anni, il 22 marzo 1996. Di mestiere faceva il netturbino, ad ucciderlo furono i proiettili di una Colt 10 mm, ma per oltre vent’anni nessuno aveva ancora dato dei nomi ai mandanti o agli esecutori dell’omicidio. Tutti gli imputati, questa mattina, hanno chiesto il rito abbreviato. Nel collegio difensivo gli avvocati Alessandro Barbieri, Abet e Michele Di Fraia.