Ops, Il Mattino ha bucato la notizia. Magari domani sul cartaceo sarà lo stesso Velardi a dire di essere indagato con intervistina di 200 righe

6 Settembre 2019 - 19:19

CASERTA (g.g.) – Bisogna prendere esempio, dato che 127 anni di storia non possono non rappresentare un substrato, un know-how culturale da cui emerge ogni giorno la coscienza della propria identità, del proprio ruolo civile e sociale. E allora per una volta siamo seri ed evitiamo di chiamarlo Il Mappino e lo chiamiamo Il Mattino che, siccome non ha argomenti per rispondere ad una qualsiasi delle nostre affermazioni, mi ha querelato più volte, ritenendo che una querela, o anche una condanna, possa frenare lo spirito invitto e inesausto del sottoscritto, che Il Mattino lo valuto per quello che scrive (o non scrive) senza alcun pregiudizio, visto che negli anni non c’è stato mai uno e un solo articolo di critica di questo giornale che non accompagnato da argomentazioni profonde e approfondite. Oggi non bisogna nemmeno affaticarsi più di tanto, occorre solamente guardare e imparare, apprendere da chi ottiene il know-how di 127 anni di storia. Questa non è una sfumatura, ma una roba sconcertante, di cui chiedere ragione al direttore, il quale ogni mattina ci delizia con le sue chiose associate alle rievocazioni del programma di Rai Storia Il Giorno e La Storia, che presenta i momenti più importanti verificatisi nella specifica data. Cosa ne pensa Federico

Monga dell’articolo pubblicato stamane da Il Mattino nella sua edizione on line? Della censura rozza, pecoreccia degna degli ultimi giornaletti di quartiere effettuata sulla vicenda giudiziaria di Marcianise?

Nel titolo, che vedete nella foto, non compare mai la parola che riporti alla città. Più che un titolo, insomma, sembra un indovinello de La Settimana Enigmistica, naturalmente viene fatta menzione dell’arresto di Gennaro Spasiano e degli altri 3. Zero, nemmeno una sillaba, invece, sul fatto che Antonello Velardi, ancora oggi redattore capo centrale de Il Mattino, pagato per due anni e mezzo dai cittadini di Marcianise che hanno inviato alle casse di via Chiatamone danaro per una cifra superiore ai 200 mila euro, sia indagato ufficialmente insieme a tutta la sua giunta e che lo stesso Velardi abbia scampato un provvedimento di divieto di dimora, richiesto dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, per effetto di una valutazione molto articolata e complessa formulata dal Gip.

Vabbè, siamo i soliti malpensanti. D’altronde quelli de Il Mattino non sono mai stati dei fulmini di guerra nel catturare le notizie. Sicuramente domattina, sul cartaceo, la notizia dell’indagine a carico di Velardi sarà data dal medesimo con un’intervistina di un 190 barra 250 righe, ovviamente senza contraddittorio e con domande indipendenti, ficcanti come un pannolino Lines Notte, teneramente adagiato sul culetto imberbe di un neonato. Oggi il problema, dunque, attiene all’adrenalina cronistica che quelli de Il Mattino non hanno. Loro la notizia l’hanno semplicemente bucata.