Ora la figuraccia è ufficiale: la Pignetti e Trombetta spostano il palo di Roberto Olivetti. Loro e Giuli hanno compiuto reato di violazione di domicilio

23 Aprile 2025 - 18:27

In verità ci eravamo attivati per trovare il certificato catastale, ma l’ingloriosa operazione di spostamento alla chetichella ci ha sollevato da questo impegno. Il problema è che in questa terra, gente come Zannini e Graziano, quest’ultimo in particolare si è visto bene dal non farsi fotografare, hanno letteralmente distrutto la politica trasformandola in una barzelletta. IN CALCE ALL’ARTICOLO IL COMUNICATO STAMPA DI OGGI DELLA PUFIN SPA

MARCIANISE (g.g.)Una vera e propria farsa che la dice lunga sul modo con cui vengono amministrati enti importanti quali sono l’Asi di Caserta e il Comune di Marcianise.

Ieri pomeriggio (CLICCA E LEGGI) abbiamo pubblicato il comunicato stampa a firma dell’impresa Pufin Spa della famiglia Pugliese con il quale, anche in maniera piuttosto sbigottita, si denunciava una surreale disattenzione che aveva portato l’Asi della presidente Raffaela

Pignetti e il Comune di Marcianise a tenere un evento, trasformatosi a questo punto in vero e proprio folklore, consistente nell’apposizione di una targa in onore di Roberto Olivetti, proprio nella zona in cui ha operato per anni lo stabilimento dei grandi imprenditori piemontesi e da tempo rilevato proprio dalla Pufin Spa.

Nonostante una formale diffida, inviata dalla questa impresa all’Asi e al Comune di Marcianise, la Pignetti, probabilmente obnubilata dalla sovraeccitazione da politica che la vede sempre più proiettata, in vera e propria simbiosi con Edmondo Cirielli, nel partito di Fratelli d’Italia che la vorrebbe candidare alle prossime Regionali, non si è nemmeno accorta della pec di diffida di Pufin e ha organizzato una parata per accogliere il ministro, naturalmente di Fratelli d’Italia, ai beni culturali Alessandro Giuli il quale è stato a sua volta esposto ad una vera figuraccia.

Noi ci eravamo industriati da stamattina per trovare copia della diffida e anche il certificato catastale che attestasse il titolo di proprietà rivendicato dalla Pufin.

Alla fine non è servito. O meglio, la diffida l’abbiamo trovata, ma il certificato è stato reso inutile da una sorta di mossa furtiva attraverso cui forse già dalla mattinata o al massimo nel primo pomeriggio, il palo che ospita la targa commemorativa di Roberto Olivetti è stato rimosso e poi spostato ad un sito diverso al di fuori della proprietà privata di Pufin. Insomma, una vera e propria macchietta che ha esposto la memoria di Roberto Olivetti, uomo che meriterebbe ben altro rispetto, al varo surreale del ministro, della Pignetti, del sindaco di Marcianise Antonio Trombetta con la giunta e i consiglieri comunali di maggioranza, tutti impostati per la foto di rito.

Per cui si è di fatto assistito ad un’autodenuncia, ad un riconoscimento di colpevolezza. Ora, possiamo tranquillamente tornare a scrivere, confermando la nostra tesi di ieri, che il ministro Alessandro Giuli, insieme a tutti gli altri partecipanti, si sono macchiati venerdì scorso del reato di violazione di domicilio, art.614 del codice penale: “Chiunque s’introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s’introduce clandestinamente o con l’inganno”. Punito, aggiungiamo noi, con pene da uno a quattro anni.

Scherziamo, ma fino ad un certo punto.

QUI SOTTO IL COMUNICATO DI STAMATTINA DELLA PUFIN