ORDINE ARCHITETTI. Raffaele Cecoro torna alla presidenza dopo le dimissioni della Bicco
21 Settembre 2019 - 15:08
CASERTA (g.v.) – Dopo circa 50 giorni di impasse, l’Ordine degli Architetti ritrova la presidenza dell’architetto Raffaele Cecoro, già nominato presidente lo scorso 18 marzo.
Il giorno 30 luglio, a seguito di una sentenza del Tar Campania, la nomina veniva annullata per un vizio nella procedura. La reintegrata presidente Bicco, avendo contro 11 consiglieri su 15, è stata accusata di aver posto in essere un comportamento ostruzionistico, bloccando l’ordine e creando una situazione di disagio generale.
Dopo svariate richieste da parte dei consiglieri di maggioranza la stessa è stata costretta a convocare il Consiglio in data 20 settembre, con il rischio di denunce legate ad omissioni in atti di ufficio.
La Bicco non potendo fare altro, data la mancanza di consiglieri a suo supporto, si è dimessa pochi minuti prima della seduta di consiglio, tramite PEC. L’architetto Cecoro è stato riconfermato presidente all’unanimità. Ritornano al loro posto anche il segretario Volpe ed i due Vice presidenti Pignataro e Di Carluccio, confermato il tesoriere Grassia. La prima azione portata a termine nel consiglio tenutosi ieri è stata la ratifica di tutti gli atti di interesse per gli iscritti che erano stati sospesi dalla sentenza del Tar e la ripresa dell’ordinaria amministrazione.
Le prime dichiarazioni del presidente Cecoro <<da oggi bisognerà lavorare in maniera incessante per riprendere il tempo perduto negli ultimi mesi. Ho sentito parlare di dimissioni per non scendere a compromessi, la verità è che le dimissioni erano l’unica strada per evitare una nuova sfiducia, i numeri in politica contano ancora, la democrazia deve essere rispettata. Ora è un nostro dovere risollevare le sorti del nostro ordine dopo questo periodo negativo. Ci sono tante criticità e tanti problemi da risolvere. Chi ha scelto la strada delle dimissioni ha abbandonato la nave nel pieno della tempesta. Noi che siamo ancora seduti qui siamo consapevoli delle responsabilità assunte nelle elezioni del 2017 e non lasceremo l’ordine naufragare. Sono lusingato da questa riconferma, significa che nei 5 mesi di presidenza si è visto qualcosa di positivo. Da oggi poche chiacchiere, bisogna fare i fatti>>