ORE 19:30. MICROSCOPIO CORONAVIRUS. CAMPANIA. Con soli 37 in Terapia Intensiva avremo inutili ospedaletti costati (forniture comprese) più di 20 milioni. I dati NAZIONALI: numeri, confronti e tanto altro

27 Aprile 2020 - 18:30

Siccome si tratta di un lavoro fatto la domenica i numeri sono bassi, anche si registra per il secondo giorno consecutivo un aumento dei contagiati. Bene negli ospedali e nel numero complessivo degli attualmente positivi. Per i morti e guariti…

CASERTA – Dei 18 nuovi positivi della Campania, in rapporto alla miserabile cifra di 1.509 tamponi analizzati abbiamo scritto di tutto anche di più (LEGGI IL MICROSCOPIOLEGGI L’EDITORIALE). Dunque, possiamo passare alla trattazione dei dati pomeridiani e come di consueto ci spostiamo su numeri più specifici, pubblicati nel report giornaliero dalla Protezione Civile, a corredo del report delle 18.

In Campania, complessivamente, sono 541 le persone che si trovano ricoverati nei reparti covid-19. L’aumento, rispetto al dato reso noto ieri, è di 5 unità. Mentre domenica, sempre con i dati relativi al giorno precedente, avevano visto un calo di 7. Per la prima volta da molto tempo a questa parte, i casi di contagiati ricoverati in terapia intensiva scendono sotto quota 40, fermandosi a 37 (-8), proseguendo il trend positivo di ieri (-10). Per farvi capire quanto sia stato un errore spendere 12 milioni di euro per tre ospedali modulari per terapie intensive covid, decisione fortemente voluta e difesa dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ad oggi neanche un terzo dei posti letto presenti in questi tre ospedaletti si riempirebbe.

Attualmente, le persone in quarantena domiciliare sono 2.299. Dopo il leggero aumento di ieri (+6), oggi registriamo un calo di 44. Questi tre numeri appena elencati portano il totale degli attualmente positivi a 2.877. In pratica, parliamo delle persone che sono assistite dal sistema sanitario regionale, un dato che, ad esclusione del 22 aprile, sta calando da quasi due settimane. In Campania, ieri, sono guarite dal coronavirus 58 persone, per un totale di 1.120 dall’inizio dell’epidemia. Crescono leggermente i decessi. Ad oggi sono 352 (+7) i deceduti. Le persone che domenica si sono sottoposte al tampone (ricordiamo sempre che i dati di oggi riguardano sempre il giorno precedente) sono state 184. I casi analizzati in Campania, cioè le persone che si sono sottoposte al tampone dall’inizio del contagio, sono 42.463.

IL DATO NAZIONALE

Per quanto riguarda il dato nazionale, abbiamo capito che la domenica, quando vengono erogati i numeri del sabato, e il lunedì, quando vengono pubblicati i numeri della domenica, non si riescono a fare grandi valutazioni. Le ragioni del riposo appaiono infatti prevalenti rispetto a quelle di un analisi serrata che si ponga il problema di una nazione che da quasi due mesi è sequestrata agli arresti domiciliari e vi rimarrà quantomeno (e non è detto che le autocertificazioni saranno eliminate) fino al 18 maggio.

Eh vabbè, viva l’Italia ma a modo nostro. Diverso da quello enfatico e retorico rispetto a come è stata enfatizzata in questi giorni la ballata di Francesco De Gregori. Dunque, la percentuale dei nuovi positivi cresce per il secondo giorno consecutivo e si va ad attestare ad un 5,4% calcolato però su numeri più piccoli che risente dei soli 32.003 ramponi analizzati ieri, dopo i 49 mila di sabato e i 69 mila di venerdì, più del doppio rispetto a oggi.

Nel dettaglio i nuovi positivi sono 1.739. Il 5,4 % di oggi è in crescita rispetto al 4,6% di e ancor di più lo è rispetto a quei numeri inferiori al 4% che avevano segnato le analisi dei tamponi a metà della scorsa settimana. Negli ultimi giorni, la media di questo valore è stata di 4,4%. Domani si verificherà se si tratta di un ritorno di fiamma dell’epidemia o di fenomeni passeggeri.

Naturalmente, 1/3 di questi nuovi positivi si registra in Lombardia, con 590 contagiati, pari al 33,9% del numero complessivo di giornata. Ce ne sono poi 278 in Piemonte, 212 in Emilia, 154 in Liguria, 108 in Veneto, 83 nel Lazio, 32 in Toscana. Dunque, tra le 5 regioni più colpite (Emilia, Piemonte, Veneto, Liguria e Lombardia) e le due regioni con un livello medio di contagio (Toscana e Lazio), si registrano 1.033 nuovi casi, in pratica il 60% dei contagiati di ieri registrati oggi, per la precisione il 59,4%.

Ieri avevamo facilmente pronosticato una discesa del numero complessivo delle Terapia Intensive al di sotto di quota 2 mila, già lambite 24 ore fa. Oggi, guardando le cronache di giornali e tv nazionali notiamo che se ne sono accorti anche loro. Siamo a 1.956 malati di covid ricoverati in Rianimazione, 53 in meno di ieri. Risultano ricoverate con sintomi non gravi all’interno dei reparti covid 20.353 persone. E anche qui il dato è molto buono. Si sono liberati, infatti, ben 1.019 posti letto, rispetto al 21.372 di ieri.

In isolamento domiciliare ci sono 83.504 persone (+782). Una strategia, quella dell’isolamento domiciliare, che ha dimostrato l’impotenza di questo paese, trovatosi impreparato al cospetto dell’epidemia più grave degli ultimi 100 anni. Al contrario, ricordate le strutture di accoglienza che la Corea del Sud ha costruito, di cui scrivemmo a suo tempo, dedicate ai positivi asintomatici e costruite negli ultimi anni nell’ambito di uno spettacolare programma di prevenzione e organizzazione di contrasto alle epidemie? Ovvio che certi paesi abbiano chiuso la partita col virus o con la fase acuta del contagio in tempi nettamente più limitati rispetto ai nostri.

Sale il dato dei morti, sono 333, settantatré in più rispetto ai 260 di ieri. Il numero totale sfiora quota 27 mila, attestandosi a quota 26.977. guariti crescono meno rispetto ai giorni feriali. Come scritto ieri, è molto probabile che le ultime verifiche vengano rinviate al lunedì mattina negli ospedali. Fatto sta che rispetto ad un ritmo di guariti vicino ai 3 mila e a volte anche di più, capita che nel report di oggi il numero sia di 1696, per un totale di 66.624. 112 in meno rispetto alla quota, già abbastanza bassa, registrata ieri.

Le persone attualmente positive, a carico, quindi, del servizio sanitario, cala. Un dato che chiaramente si evinceva dall’entità delle flessioni dei ricoverati in ospedale e in Terapia intensiva che, insieme al numero dei deceduti e dei guariti, struttura questo valore importantissimo, estratto da quello dei positivi. Nel report odierno, la quota cala di 290 unità, mentre ieri avevamo visto una crescita di 256. Il totale dei contagiati in ospedale o in quarantena tocca quota 105.813. Il numero dei positivi dall’inizio dell’epidemia sale a 199.414 e sicuramente domani varcherà quota 200 mila. I tamponi complessivamente analizzati, inclusi quelli ripetuti sulla stessa persona, sono 1.789.662. Le persone che si sono sottoposte ad uno o più tamponi è pari ad 1.237.317.