ORE 19:50 MICROSCOPIO CORONAVIRUS. In Campania, chissà perché, crescono all’improvviso le terapie intensive. Dato nazionale: altro giorno record con il virus che cala vistosamente

25 Aprile 2020 - 18:58

I numeri, confronti aritmetici tra cifre assolute e percentuali e tutto quello che c’è da sapere su guariti, deceduti, tamponi analizzati e sui pazienti, a vario titolo, a carico del SSN

 

 

NAPOLI – Poi dicono che noi siamo pregiudiziali con De Luca. Nel giorno del minimo storico dei nuovi contagiati in Campania, 25, pari allo 0%, aumentano di 11 in controtendenza rispetto a tutte le altre regioni d’Italia, i ricoverati in Terapia Intensiva, che da 44 passano a 55.

Ricordiamo che De Luca sta per fare una figuraccia barbina e il sindacato dei medici Anao, già rinfacciato, con i tre ridicoli ospedaletti prefabbricati, spesa 12 milioni e 250 mila euro, 120 posti in terapia intensiva che non serviranno a un tubo.

In mezzo a questa polemica, che noi portiamo avanti da almeno un mese, capita, in maniera del tutto anticiclica, che nel giorno a contagio più basso il numero delle terapie intensive aumenta come era successo solo nelle giornate del picco.

Vabbé, a pensar male…il resto della massima andreottiana lo conoscete.

Sempre rimanendo alla Campania, i ricoverati nei reparti ordinari Covid sono 543, cioè 19 in più rispetto a ieri. Scendono invece di 38 i pazienti in isolamento domiciliare.

E se tra questi 38 ci sono gli 11 andati in terapia intensiva, ci sta qualcuno, tra le varie Asl e i medici territoriali, che ha sbagliato.

La cifra dei morti aumenta di 5 unità, passando dai 336 di ieri ai 341 del report di oggi.

Ci sono anche 20 guariti in più, con la cifra complessiva che tocca quota 1023. I tamponi non li vogliamo proprio dire perché ci è venuta la nausea per le volte che lo abbiamo scritto. Comunque sono circa 64mila. La cifra precisa la potete leggere nel nostro primo microscopio di giornata.

Passiamo al dato nazionale. Dopo l’assestamento di ieri, oggi assistiamo ad un’altra decisa diminuzione. I nuovi positivi sono 2357, incremento di quasi 700 unità in meno rispetto a quello di ieri.

Ma la cosa più importante è rappresentata dal rapporto tra questa cifra e i 65387 tamponi, quasi 3mila in più rispetto a ieri: 3,6%.

Il livello più basso fino ad ora. L’altroieri si era registrato un 3,96%, diventato un 4,8% ieri. Insomma 1,2% in meno rispetto a 24 ore fa, ma lo 0,3% inferiore anche rispetto al dato record di 48 ore fa.

Il numero dei positivi dall’inizio dell’epidemia tocca quota 195.351. I tamponi complessivamente analizzati sono 1.707.743.

Le persone singole sottoposte a tampone sono 1.186.526.

La differenza di circa 600mila analisi la fanno i tamponi ripetuti 2 o più volte alla stessa persona. I guariti toccato quota 63.120, cioè 2.622 in più rispetto a quelli di ieri.

Nella tabella di 24 ore fa l’incremento era stato di 2.922 persone,. cioè esattamente 300 in più rispetto ad oggi.

I morti scendono, seppur in misura minima rispetto all’incremento di ieri.

Sono 415 rispetto all’incremento di 420 registratosi ieri. Il pauroso dato complessivo tocca la cifra di 26.384 deceduti.

Veniamo alle persone a carico del SSN.

In terapia intensiva ci sono 2.102 pazienti, cioè 71 in meno dei 2.173 del report di 24 ore fa.

Nei reparti Covid degli ospedali si trovano ricoverate ancora 21.533 persone, cioè 535 in meno di ieri.

In isolamento domiciliare 82.212.

Anche questo valore segna uno dei primi decrementi della giovane storia del coronavirus: -74.

I pazienti attualmente positivi, frutto della differenza tra tutti i positivi dall’inizio dell’epidemia, i deceduti e i guariti, sono 105.847.

Ancora una volta in regresso, oggi di 321 unità.

Pensate un po’ che nei giorni peggiori dell’epidemia, questo valore era aumentato anche di 3mila unità.