ORE 19:55. MICROSCOPIO CORONAVIRUS. In Campania ZERO guariti al contrario del dato nazionale. Vi spieghiamo cos’è il “pianoro” e quello che bisogna attendersi dai trend
31 Marzo 2020 - 19:18
TUTTI I NUMERI degli ospedalizzati semplici, delle terapie intensive (con un ragionamento sugli ospedali modulari deisderati da De Luca), sui deceduti e sugli attualmente positivi
CASERTA (g.g.) – Per quanto riguarda la Campania abbiamo scritto tutto fin da stamattina (LEGGI QUI), ribadiamo solamente alcuni numeri, anche se la regione Campania ha cominciato a comunicare anche quello dei deceduti e dei guariti, che fino a ieri non dava, restano patrimonio del solo rapporto della protezione civile nazionale, i numeri campani degli ospedalizzati, dei ricoverati in terapia intensiva e dei ricoverati in casa, con l’aggiunta degli attualmente positivi.
In Campania, i deceduti sono arrivati a quota 133, mentre ieri erano 125. Ci sono stati dunque 8 decessi ieri, giorno riportato oggi nelle tabelle. Restano invariati i guariti, 88. Ora non ci vogliamo mettere a spulciare regione per regione, ma mentre i guariti in Italia crescono, in Campania segnano zero tra il dato di ieri e l’altro ieri. I ricoverati
Infine, qualche rapida battuta sui rapporti nazionali. Una delle poche persone di buon senso, cioè il presidente dell’Istituto superiore della sanità Silvio Brusaferro, ha parlato, commentando i dati di oggi, di “pianoro”, aggiungendo che le valutazioni non si possono fare da un giorno all’altro ma ad intervalli temporali più alti, paragonati ad altri precedenti, della stessa numerosità nella definizione del numero delle giornate.
Il pianoro è l’assestamento. Tutti ‘sti cazzo di telegiornali dicono che c’è stata una ripresa nel numero dei nuovi contagi, perché oggi sono stati 2107 e ieri 1648. Seguendo il ragionamento di Brusaferro, bisogna invece valutare che l’incremento l’altro ieri era di 4000. Insomma, bisogna consolidare i numeri nel pianoro, facendo in modo che esso, cioè la curva del diagramma, scenda poi gradualmente verso lo zero. Per consolidare e far scendere occorre continuare a ridurre al minimo i contatti pericolosi. Però, onestamente, chi oggi si mette in condizione di respirare a meno di un metro di distanza senza mascherina in faccia ad un’altra persona senza mascherina, chi oggi maneggia maniglie e altre superfici senza guanti di lattice e senza lavarsi con cura immediatamente le mani, beh, oggi, a più di venti giorni dalla clausura totale, va appeso letteralmente al muro.
Ma non devono farlo poliziotti e carabinieri. Glielo dobbiamo promettere noi tutti, magari scrutandoli dal balcone, perché questa follia allunga i giorni della reclusione domiciliare. I deceduti sono stati 837, numero quasi uguale a ieri. Continua il trend positivo dei guariti, che decongestiona anche gli ospedali: 1109. Gli ospedalizzati non in terapia intensiva sono 28192, mentre in rianimazione si trovano 4023 persone. Anche questo è un dato che avrà analizzato nei prossimi giorni perché una sua discesa dovrebbe, giocoforza, portare ad una discesa dei deceduti. Malati a domicilio sono 44520. Il dato complessivo degli attualmente positivi è di 77635. I tamponi complessivi dichiarati dalle 20 regioni e dalle provincia autonoma di Trento e Bolzano sfora quota mezzo milione, precisamente 506.968, con una percentuale non lontana dall’1% di tutta la popolazione nazionale.