ORTA DI ATELLA. Commissione d’accesso, il super affare Decò, il dirigente cugino del sindaco e…
13 Marzo 2019 - 19:18
ORTA DI ATELLA – Incredibile ma vero, il sindaco Andrea Villano e la sua amministrazione comunale hanno battuto tutti i record, facendosi infliggere la nomina di una commissione d’accesso la quale dovrà valutare se esistono o meno i motivi di legge per lo scioglimento della stessa amministrazione.
Il periodo di analisi dei componenti della commissione, nominati dalla Prefettura di Caserta, si estende, infatti, dal giugno scorso ai primi due mesi di quest’anno.
In poche parole, svolgerà sindacato ispettivo su atti usciti dagli uffici comunali pochissimi giorni dopo l’elezione del sindaco Villano, che, come si ricorderà, avvenne al secondo turno, cioè a quello di ballottaggio, svoltosi a giugno inoltrato.
E questo è indubbiamente un record.
Probabilmente, Villano paga anche il fatto che Orta di Atella, gratificata per anni e anni da una impunità totale dei suoi politici e dei suoi amministratori, è divenuta per tutta la merda che è saltata fuori su Angelo Brancaccio e dintorni, un nervo scoperto per le istituzioni della provincia di Caserta.
E veniamo, in estrema sintesi, ai motivi che hanno portato alla nomina dei commissari.
Si tratta di una vicenda che investe le prerogative dell’Ufficio Urbanistica e quelle dell’Ufficio Tecnico.
Al centro, gli interessi per svariate centinaia di migliaia di euro, dell’imprenditore Francesco Cennamo, 56enne di Crispano, il quale ha in mano l’affare legato ad un immobile da utilizzare come grande supermercato Conad in via Alberto Sordi, zona classificata come artigianale ma che ospita di tutto e di più, in special modo residenze.
Rispetto alla richiesta di concessione del piano terra di questo palazzo, Raffaele Villano, responsabile dell’Ufficio Urbanistica e, tra le altre cose, cugino di primo grado del sindaco, diede parere favorevole, mentre la dirigente dell’Area Tecnica diede parere negativo, sconfessandolo.
Uno degli eventi che ha sollecitato l’attenzione degli organi inquirenti, che a loro volta hanno segnalato il fatto alla Prefettura, è stato il provvedimento, assunto dal sindaco di Orta di Atella, proprio ai danni della dirigente Ferrante, la quale, all’indomani del suo parere contrario è stata sospesa, unitamente al suo collega dirigente dell’Area Finanziaria.ù
Sempre rimanendo alla vicenda della concessione, va sottolineato che l’imprenditore Francesco Cennamo ha presentato un ricorso al Tar per annullare il diniego opposto dall’Ufficio Tecnico e incredibilmente, ma poi mica tanto visto il provvedimento di sospensione, il Comune non si è nemmeno costituito in giudizio.
Altro capitolo caldo è rappresentato dal Puc, di cui la minoranza consiliare ha chiesto la revoca, incrociando però il rifiuto dell’amministrazione comunale e della maggioranza che la sostiene.
Sulla concessione, ma anche sul Puc, il dirigente Villano è stato ascoltato dalla commissione d’accesso. Un colloquio che deve averlo scosso o quantomeno turbato, se è vero come è vero che, contemporaneamente, si è messo in malattia.