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Ospedale di CASERTA. La Cassazione annulla la sentenza di condanna per una nota ostetrica, accusata di aver provocato lesioni ad un nascituro

2 Luglio 2018 - 20:54

CASERTA  (Iris Persico) – Colpo di scena in Cassazione. La 4 sezione della Suprema Corte  ha annullato la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Napoli il 17 maggio 2017 con la quale Teresa Cesare, la nota  ostetrica dell’ospedale S.Anna e S.Sebastiano di Caserta, era stata condannata per le lesioni subite dal nascituro D’A. J. Per lei un mese di carcere ed un maxi risarcimento in denaro. I fatti risalgono al settembre del 2009 quando durante la nascita del piccolo allo stesso erano state procurate lesioni al braccio sinistro con indebolimento permanente dell’arto superiore. Le lesioni erano state addebitate ad una condotta scorretta dell’ostetrica che avrebbe praticato una pressione eccessiva sul feto per indurlo ad uscire e consentirne il parto. Scrivono gli ermellini “che non vi è alcuna dimostrazione certa non solo che a causare le lesioni sia stata la Cesare ma neppure che vi fu una pressione eccessiva e che non si è tenuto conto che la stessa agì in una situazione di emergenza dovuta alla circostanza che il cordone ombelicale si era attorcigliato introno al collo e rischiava di soffocare il nascituro”. La battaglia giudiziaria della Cesare, assistita nel giudizio di Cassazione dal penalista  Bernardino Lombardi, continua per vedere riconosciuta definitivamente la propria innocenza.