PATENTI COMPRATE. L’intercettazione in carcere che ha dato avvio all’indagine. Il codice dei Ferraro: “Il pinguino”, “la macchinetta” e…
1 Ottobre 2019 - 14:42
MARCIANISE – L’indagine sulle patenti comprate, come scritto ieri, è partita da una intercettazione in carcere. Gli investigatori stavano ascoltando il basista della rapina milionaria al caveau del Tarì, l’ex vigilante Petruolo, detenuto per quel colpo, ma estraneo a questa indagine.
“Se servono soldi rivolgetevi a Silvano e Pinuccio”, disse ai familiari. Da quella frase gli inquirenti hanno scoperchiato il vaso di Pandora delle patenti facili risalendo ai nomi di Silvano Ferraro, la cui auto era intercettata, e dalla quale sono spuntati i soprannomi di Pasquale Fusco, detto “il pinguino”, titolare di una scuola guida, “la macchinetta“, cioè il sistema con auricolare del quale erano dotati i candidati collegati ai suggeritori e “il pacchetto” cioè il rotolino di banconote dato dal candidato prima del test.
Insomma, una sorta di codice decriptato dagli inquirenti.