PAZZESCO. Il sindaco denuncia: “Il capo dell’opposizione hanno aggredito me e mio fratello con un manganello. Voleva uccidermi.”
8 Settembre 2019 - 18:20
VILLA DI BRIANO – Il Sindaco di Villa di Briano, Luigi Della Corte è stato aggredito fisicamente stamattina in una strada del suo comune da un noto oppositore politico, Raffaele Della Corte. Il Raffaele Della Corte fu candidato alle ultime elezioni amministrative del 2016 nella lista concorrente “Primavera”. “Si tratta di un evento annunciato“, dice il Sindaco, “questo personaggio offende me e la mia famiglia, per strada e mediante i social network da ormai 4 anni e da quando sono stato eletto sindaco. Ha praticamente messo in atto, sul noto social network Facebook, con il profilo a nome “Raffaele Settimo” una campagna denigratoria e minatoria nei miei riguardi e soprattutto nei riguardi della mia famiglia”, spiega il Sindaco, “campagna che non ha nulla di politica , rischiando di innescare una spirale di violenza da parte anche di altri cittadini”. Offese all’onore della mia signora, accuse di collusioni camorristiche, insinuazioni su mia sorella sono dall’ordine del giorno. Esasperati da questa situazione, abbiamo più volte presentato denunce alle forze dell’ordine locali ma senza mai avere ascolto. Proprio nell’ultimo periodo avevo sporto denuncia alla D.D.A. perché le gravi accuse pubbliche, offese e minacce mosse nei miei riguardi, avevano iniziato a farmi temere per la mia incolumità fisica e quella della mia famiglia. Io ho due figlie ed ero molto preoccupato“.
Purtroppo quanto annunciato e denunciato più volte si è avverato. Già nella serata di ieri, infatti, il fratello del sindaco, Biagio Della Corte veniva aggredito senza motivo, sul territorio del comune di Casaluce, dal Raffaele Della Corte e la moglie, che aveva casualmente incrociato per strada, riportanti lesioni fisiche. Stamattina, evidentemente convinti di voler completare l’opera, Raffaele Della Corte e la propria consorte, hanno incrociato nuovamente il Biagio Della Corte e alla richiesta di spiegazioni, da parte di quest’ultimo, sulle ragioni dell’aggressione, armati di manganelli hanno nuovamente aggredito il malcapitato. Il Sindaco trovandosi di passaggio per le strade cittadine è intervenuto prontamente per fermare questa seconda aggressione, in aiuto del fratello. La violenza gratuita però si è protratta, in quanto Raffaele Della Corte e la compagna si sono scagliati anche contro il sindaco, tentando di colpirlo con oggetti contundenti e rischiando di ucciderlo. “Difendendomi alla meglio, sono riuscito a sfuggire all’aggressione e sottrarre mio fratello da questa scia di violenza. Nell’andare via il “Settimo” non si è risparmiato di minacciarci di morte “, precisa il Sindaco, “è inaccettabile che nella nostra zona un sindaco debba operare senza tutela alcuna per l’incolumità, se un mitomane viene lasciato libero di innescare una piramide di odio e di violenza senza che le forze dell’ordine pongano rimedio. Abbiamo presentato decine di denunce, io, mio fratello, mia sorella, i miei assessori ed anche il parroco e il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Dott. Gimmi Cangiano, tutti quanti per le offese e minacce continue ricevute. Avevo paura per la mia incolumità e quella dei miei familiari e avevo ragione. Sono felice che siamo salvati da questa aggressione che poteva avere conseguenza peggiori. I nostri sono comuni a rischio, dove la politica spesso si mischia con interessi economici e noi politici che operiamo nella piena onestà rappresentiamo per molti disonesti un ostacolo alla loro opera criminale. È evidente che questo Raffaele “Settimo” Della Corte sia aizzato ed istigato da oppositori politici che tentano in questo modo di liberarsi di una amministrazione onesta come la nostra. A seguito di questa aggressione, chiedo pertanto l’intervento delle forze dell’ordine per controllare questa situazione, anche monitorando i social network che ormai sono diventati una seconda realtà, infatti su di essi vengo offeso, deriso, umiliato, minacciato quotidianamente. Oggi abbiamo purtroppo scoperto che la violenza non si è fermato solo a quella verbale. Non si può accettare oltre“.