PD. Che strano articolo Fanpage, che copia Casertace dopo 17 giorni. C’entra Ruotolo? Al presidente Copasir Lorenzo Guerini: ma il suo consulente Topo cosa faceva a cena con De Rosa & Co., la trattativa Stato-Orsoline scalze ?

29 Marzo 2024 - 19:18

Beninteso, questa è una battuta legata alla presenza a quel tavolo di una decina di imprenditori di Casapesenna e Casal di Principe. Inquietante il fatto che Topo sia un collaboratore di Lorenzo Guerini nell’ambito dell’esplicazione della delicatissima funzione di guida della commissione parlamentare di controllo sui servizi segreti

Foto da Fanpage. Da sinistra, Mario Casillo, consigliere regionale del Pd, Francesco Di Gaetano, Assessore del Comune di Vitulazio, Lello Topo, Marcello De Rosa, Sindaco di Casapesenna

CASERTA (G.G.) – Oggi il giornale Fanpage ha pubblicato stranamente una notizia che noi di Casertace avevamo offerto alla rete lo scorso 12 marzo.

Raccontava di una cena, svoltasi nel noto ristorante Maroder che si trova al confine tra il comune di Castel Volturno e la località di Varcaturo, frazione di Giugliano in Campania (CLICCA QUI).

Si tratta di un articolo fotocopia di quello pubblicato da Casertace. Per carità, non ci fraintendente, non ci frega nulla, né tantomeno ci disturba il fatto che un altro giornale si sia ispirato ad un nostro lavoro.

Piuttosto ci ha fatto pensare la ragion d’essere di questa pubblicazione. Ci abbiamo riflettuto e il pensiero più realista che ci ha percorsi ha concentrato la nostra attenzione sulle prossime elezioni europee e sui rapporti solidissimi che il giornalista ed ex senatore del Pd Sandro Ruotolo intrattiene con Fanpage, testata con la quale ha anche collaborato a lungo, confezionando diversi servizi video e qualche inchiesta interessante.

In considerazione del fatto che che Elly Schlein ha inserito la giornalista Lucia Annunziata nel posto di capolista del Pd nella circoscrizione Sud e che al secondo, di posto, si trova il sindaco di Bari, Antonio Decaro, chi è, a questo punto, il principale competitor di Ruotolo in una circoscrizione nella quale, ipotizzando un Pd tra il 18 e il 20%, la Schlein raccoglierebbe al massimo 3/4 eletti?

Sicuramente Raffaele Topo, per gli amici Lello. Già parlamentare del Pd, messo a capotavola durante la cena del Maroder a cui, come scrivemmo il 12 marzo, parteciparono anche il potentissimo consigliere regionale Casillo ma soprattutto, per quel che riguarda il nostro ambito casertano: il sindaco di Casapesenna, nonché vicepresidente della Provincia Marcello De Rosa, e un altro Lello, anch’egli significativamente potente, ossia Raffaele De Rosa.

Questi fu vicesindaco di Casapesenna ai tempi dell’accordo tra Lorenzo Diana dei DS e Nicola Cosentino di Forza Italia, con Fortunato Zagaria sindaco, in un paese di fatto dominato, in tutto e per tutto, dall’allora superlatitante Michele Zagaria che, ricordiamo, come ben sa Sandro Ruotolo che sulla cattura della primula rossa produsse una video- inchiesta per Fanpage in cui ospitò il magistrato ex Dda Catello Maresca, non ha mai lasciato, se non per sostenere qualche visita medica, la sua Casapesenna, dove ha ballonzolato tra un nascondiglio bunker e l’altro.


Ma quella del Maroder non è stata una cena a quattro. E neppure a sei, vista la presenza di un altro pezzo da 90 della politica aversan-atellana: Andrea Villano – perdoniamo gli amici di Fanpage che l’hanno chiamato Antonio – già sindaco di Orta di Atella in un’amminsitrazione sciolta per infiltrazione camorristica e che però lui continua, di fatto, a controllare, dalla scrivania dell’Ufficio Tecnico di Casapesenna, di cui è dirigente, attraverso il suo cugino omonimo, vicesindaco nonché assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica del povero sindaco Antonino Santillo, tenuto in pugno dai Villano che lo hanno messo lì giusto, come si suol dire, per far vedere. Il sesto personaggio conosciuto alla politica casertana era l’assessore di Vitulazio Francesco Di Gaetano, presente a titolo personale in quanto il suo sindaco Antonio Scialdone è legato a Maria Luigia Iodice, che appoggerà di nuovo quasi sicuramente alle prossime elezioni.

La polpa del convivio è stata costituita, inoltre, da una decina di imprenditori di Casapesenna, forse anche di Casal di Principe e San Cipriano, commensali attivi della tavolata.

Noi nutriamo grande rispetto per la professionalità di Sandro Ruotolo. Il fatto che, però, noi siamo dei veri irregolari e che lui, anche fisiognomicamente, strutturi la propria espressione professionale come quella di un depositario incontestato e incontestabile di tutto l’alfabeto dell’anticamorrismo militante – sia detto questo al netto della tragedia personale e familiare che ha vissuto proprio per colpa della barbarie camorristica – ci ispira la stessa simpatia che a Lucariello ispirava il presepe in “Natale in Casa Cupiello”.

Però, come si suol dire, noi non riusciamo ad essere misurati quando maturiamo un punto di vista sulle cose e sulla gente.

Quella è roba da Fanpage, non da Casertace. E allora, pur sapendo bene che questa cosa che scriveremo rappresenterà un punto a favore di Sandro Ruotolo nei confronti del suo concorrente Lello Topo, la teniamo qui, sulla bocca dello stomaco, e lo dobbiamo dire.

Ci rivolgiamo al presidente del Copasir, ossia della Commissione Parlamentare che, riunendo deputati e senatori, svolge l’alta funzione del controllo democratico e costituzionale sull’attività dei servizi segreti: scusi, Guerini, lei ha nominato Lello Topo suo consulente. Non sappiamo di cosa si occupi ma sappiamo che opera all’interno degli uffici del Copasir, spesso frequentati da 007 o spioni assortiti.
Ci spiega, allora, presidente Guerini, cosa ci faceva un consulente del Copasir seduto al tavolo con Marcello De Rosa, sindaco condannato in primo grado a tre anni di reclusione per il reato di falso e per aver realizzato pressioni affinché un consigliere comunale di Casapesenna a lui non gradito presentasse le dimissioni?


Ci spiega, presidente Guerini, cosa ci faceva il suo consulente del Copasir al tavolo con un personaggio politico di Casapesenna, ossia il Comune più infiltrato del mondo dalla criminalità organizzata e che solo perché, stranamente, la legge Severino non annovera i reati di falso e falso ideologico tra quelli che comportano una sospensione dalla propria carica pubblica e istituzionale sin dalla sentenza di primo grado, può ancora svolgere le funzioni di sindaco di Casapesenna?

Non solo, svolge anche la funzione di vicepresidente della Provincia di Caserta alla corte di un presidente che si dichiara ufficialmente il leader provinciale di Forza Italia dentro ad un magma consociativo che vede il consigliere regionale mondragonese Giovanni Zannini, con la cui lista e non certo quella del Pd, Marcello De Rosa si è candidato alle ultime provinciali, risultando naturalmente il primo eletto.
Cosa stava facendo il suo consulente, nonché prossimo candidato alle Europee, in quel ristorante?
Ci conceda una battuta: per caso la trattativa Stato-Orsoline scalze ?


E per la miseria, ‘sto Pd come fa a dire di essere un partito “lindo e pinto” quando succedono cose come questa?
Ma noi sappiamo bene che il Pd, in Campania, non ha nulla da invidiare, anzi è molto peggio combinato di tutti gli altri partiti per quel che riguarda l’aggancio ad un voto iper-clientelare che spesso e volentieri lambisce e supera il confine della legalità.