Pestaggi nel carcere di S.MARIA C.V. La testimonianza del detenuto rapinatore. Ecco perché, secondo l’avvocato difensore, si è contraddetto più volte sia sul manganello che su Zampella
11 Settembre 2024 - 18:33
SANTA MARIA C.V. – Riprende a pieno ritmo il processo presso l’aula bunker per le violenze contestate nel carcere di Santa Maria C.V.
È stato escusso Christian Schiro De Luca, soggetto attualmente recluso presso il carcere di Poggioreale e noto alle cronache perché rapinatore seriale, condannato per la rapina commessa ai danni della giovane Francesca Di Donato, trascinata a terra con l’auto e salvata dai medici dopo l’asportazione.
L’interrogatorio del teste ha soddisfatto gli avvocati difensori degli agenti di polizia penitenziaria imputati, in quanto, a loro avviso, Christian Schiro De Luca sarebbe caduto in svariate contraddizioni sia durante l’esame del Pm sia durante il controesame delle difese.
De Luca ha riferito di essere stato colpito sulle scale del carcere di Santa Maria C.V., dove si trovava nell’aprile del 2020, col manganello da un commissaria, imputata in questo processo, mentre dietro di lui un altro detenuto di cognome Zampella sarebbe stato colpito da altri agenti.
Da quanto sarebbe emerso da questa e da altre udienze, ciò sempre stando al giudizio degli avvocati difensori, le dichiarazioni del testimone sarebbero in oggettiva contraddizione con immagini delle telecamere di sorveglianza proiettate in aula. Anche dalle dichiarazioni del Maresciallo Medici sarebbe emerso che la commissaria mai aveva il manganello durante il giorno contestato.
Altra circostanza contraddittoria riguarda la presunta presenza di Zampella contestuale a quella di De Luca. La difesa della commissaria si è detta sicura di aver dimostrato con le immagini delle telecamere che Zampella non si trovasse in quel luogo, ma che sarebbe sceso da quelle scale un’ora e mezza prima, quando la Commissaria addirittura ancora non era entrata nel reparto Nilo. Udienza rinviata a lunedì per sentire Zampella.