Picchia e fa cadere moglie e figlio tra le braccia. La sorella lo inguaia davanti al giudice

17 Marzo 2025 - 17:26

CASERTA – Nei giorni scorsi si è svolta al tribunale di Santa Maria Capua Vetere l’udienza per il caso di maltrattamenti in famiglia che vede coinvolto P.A., 44enne di Castel Volturno, difeso dall’avvocato Eva Scialdone. L’uomo è accusato di aver vessato per anni la moglie e madre di suo figlio, V.K., rappresentata dall’avvocato Ferdinando Letizia.

Secondo le accuse, V.K. avrebbe subito ripetute offese, minacce e atti violenti. Tra gli epiteti rivolti alla donna, frasi come “puttana, zoccola, non sai fare niente, non sei buona a nulla”, oltre a numerosi insulti legati alla sua vita sessuale, descritti come frutto di un comportamento maschilista e brutale. In un episodio particolarmente grave, P.A., in stato di ebbrezza, avrebbe aggredito V.K. provocandone la caduta mentre teneva in braccio il figlio.

Durante l’ultima udienza, è stato ascoltato l’ultimo testimone del pm, I.V., sorella della parte civile, che ha confermato i maltrattamenti subiti da V.K. L’imputato, nel corso dell’esame, ha invece sostenuto che i litigi erano scatenati dalla ex compagna, che lo avrebbe “provocato continuamente per sciocchezze”, riducendo la vicenda a diverbi verbali con insulti reciproci.

Il processo è stato rinviato a inizio aprile per la discussione finale delle parti.