😂😂PIGNARIENZO, Magliocca e Guida porno no limits. Dopo il vicesindaco quasi super vigile ad Arienzo, ora il fratello del presidente Rivetti dirigente a Pignataro

2 Gennaio 2022 - 13:13

SPUDORATI e senza freni inibitori. E all’Asl Zannini piazza il fratello di Guida e…

 

PIGNATARO M./ARIENZO  – (g.g.) Insistiamo con certi articoli perché, per noi, è importante stabilire e rimarcare quotidianamente una nostra linea di comportamento, frutto di convinzioni granitiche da noi possedute e consolidate in questa lotta apparentemente impari contro una mentalità, che fa di questa provincia la punta più avanzata del degrado culturale e morale del nostro Paese, che una insensibilità alle leggi, alle regole, unica, probabilmente, al mondo, rende veramente un luogo brutto per viverci da parte di chi ritiene che, al contrario, i valori della libertà, della democrazia debbano essere un obiettivo da coltivare ogni giorno e che non può prescindere da un patto sociale fondato sulle leggi.

Ci rendiamo conto anche di essere ripetitivi. Ma chissenefrega. Non abbiamo mai messo a nessuno la pistola alla tempia affinchè leggesse e legga CasertaCe.

Qualche giorno fa, tra il serio ed il faceto, abbiamo dato una notizia, per noi vergognosa, per l’80% di questa provincia, al contrario, normale: il vicesindaco di Pignataro Maggiore Vincenzo Romagnuolo sta partecipando ed è nettamente in testa, dopo la prova scritta e dopo la valutazione dei titoli, al concorso per l’assunzione da categoria D, in pratica para-dirigenziale, al Comune di Arienzo con probabile attribuzione del grado di comandante o vice comandante del corpo dei vigili urbani.

Per noi vergognosa perché il rapporto tra il sindaco di Pignataro, nonché da poco riconfermato presidente della Provincia Giorgio Magliocca, non è solamente di tipo spirituale, bensì fondato su cose solidamente concrete.

Da anni, infatti, Giuseppe Guida occupa la poltrona, riteniamo remunerata, di presidente dell’Agisap, cioè dell’ agenzia dell’amministrazione provinciale che gestisce gli impianti sportivi, a partire dai due più importanti: la piscina olimpica di via Laviano e il ristrutturato palazzetto dello sport di Viale Medaglie d’Oro, attiguo allo stadio Pinto.

Quello occupato da Guida è un posto di potere, è un posto di potestà, oltre ad essere un posto che garantisce un introito mensile.

Questa nomina ha ulteriormente cementato il rapporto tra lui e Magliocca, che, arruolato a sua volta da Giovanni Zannini, ha contribuito, non certo con le idee, ma con gli strumenti alla vittoria elettorale di Guida, divenuto sindaco di Arienzo, con tanto di gratifica ricevuta dall’Asl attraverso le assunzioni a tempo indeterminato, in quello che noi abbiamo definito concorsone-barzelletta, un vero e proprio refugium peccatorum, impiantato sulla peggiore tra le modalità clientelari, di Francesco Guida, cioè del fratello del sindaco Guida e di un’altra congiunta. Pare che ci sia anche un terzo nome, ma stiamo controllando bene e nei prossimi giorni vi diremo.

Ora, se la decisione del vicesindaco Romagnolo di Pignataro, il quale evidentemente è disoccupato, ma allo stesso tempo deve garantire l’esercizio amministrativo nel suo Paese, in un Comune destinato ad avvalersi sempre meno dell’apporto di Magliocca che oltre a fare il presidente della Provincia comincerà molto presto a brigare per ottenere una pur difficile candidatura alle elezioni politiche, dicevamo, se la decisione di Vincenzo Romagnuolo è lecita in linea strettamente giuridica, diventa riprovevole da ogni altro punto di vista, fermo restando che la incontestabilità giuridica è sostanzialmente frutto di una condizione per cui la magistratura non può stare lì a verificare con quali modalità si svolgano i sedicenti concorsi pubblici in provincia di Caserta.

Cosa c’è di trasparente nel fatto che il comune di Arienzo, amministrato da un sindaco divenuto tale anche e soprattutto per il rapporto instaurato con Giorgio Magliocca, anche e soprattutto perché ha potuto rafforzarsi con la tranquillità di chi ha un posto di potere garantitogli dallo stesso presidente della Provincia, ora accolga il vicesindaco, destinato ad essere il reggente di Pignataro,  essendo il vicesindaco di Giorgio Magliocca?

Per noi, è uno schifo. Poi, figuriamoci, noi, queste cose, le scriviamo da tanti anni e non ci sembra che i forconi siano usciti dalle case dei cittadini che non hanno santi in paradiso.

Va detto, però, che questo è un tempo in cui stanno succedendo cose mai successe in passato. La politica, al Sud, in Campania, in provincia di Caserta, ha sempre avuto, per motivi storici, un marchio clientelare. Ma a questi livelli, cioè al livello in cui si sono collocati Zannini, Magliocca, Luserta, Salvatore Martiello, Pasquale Capriglione, Nicola Esposito, sindaco di Lusciano, Anacleto Colombiano, sindaco di San Marcellino, non si era mai arrivati. Che gruppo, che gruppo!!! Una vera e propria generazione di “fenomeni”.

Tu ritieni infatti di aver descritto il fondo del fondo, ma poi ti accorgi che c’è ancora un fondo più fondo del fondo.

Leggete, al riguardo, cosa si sono “fidati di fare” questi qua: da qualche mese, a capo dell’ufficio tecnico del comune di Pignataro, in una sorta di celebrazione di un rito orgiastico più che clientelare, c’è finito Giovanni Rivetti.

Sapete chi è Giovanni Rivetti? Un giovane ingegnere, peraltro laureato da poco e con esperienza limitata, residente ad Arienzo e fratello di Antonio Rivetti, ci dicono uomo dell’Esercito Italiano e presidente del consiglio comunale.