Pistola e armi vietate al comandante dei vigili urbani e fratello del sindaco. Il caos in consiglio comunale, una vecchia rissa e…
27 Luglio 2024 - 17:30
VILLA DI BRIANO – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha confermato il divieto di detenzione di armi, munizioni e materiali esplodenti disposto dalla Prefettura di Caserta nei confronti del comandante della polizia municipale di Villa di Briano Biagio Della Corte, fratello del sindaco Luigi Della Corte.
Tutto nasce da una lite in consiglio comunale del 30 maggio di un anno fa.
Secondo il racconto del sindaco e fratello del comandante dei vigili, il consigliere comunale ed ex sindaco Dionigo Magliuolo, passando davanti al Capo della Polizia Municipale Biagio Della Corte, presente in aula per servizio, lo sputava in faccia ripetutamente e cercava di aggredirlo fisicamente a più riprese.
Versione chiaramente diversa per Magliulo, che ha denunciato Biagio Della Corte per delle presunte minacce.
La prefettura, analizzando questo caso e anche la circostanza che il comandante dei vigili è stato sottoposto ad indagini preliminari presso la Procura della Repubblica di Aversa Napoli Nord per i reati di lesioni personali aggravate, minaccia grave e rissa, per un fatto avvenuto tra il 7 e l’8 settembre del 2019, terminate con una richiesta di archiviazione per il capo dei caschi bianchi, ha adottato il divieto di detenzione di armi, munizioni e materie esplodenti, su proposta del comandante della stazione dei carabinieri di Frignano, competente per territorio.
Il Tar Campania aveva già analizzato il caso, chiedendo alla prefettura delle motivazioni maggiori sul divieto applicato a Della Corte.
Motivazioni aggiuntive che la prefettura ha sancito nella conferma del provvedimento emessa lo scorso mese di febbraio.
Biagio Della Corte ha impugnato il provvedimento dinanzi al Tar, dichiarando di non aver mai utilizzato armi in modo minaccioso e soprattutto che le accuse ai suoi danni fossero basate su un racconto non corrispondente al vero.
Ma per i giudici del Tar Campania la decisione della prefettura di Caserta relativa al giudizio di inaffidabilità sul comportamento di Della Corte doveva essere impugnata nel suo secondo ricorso, quello di febbraio.
La conferma del provvedimento, infatti, è un nuovo atto amministrativo della prefettura. E quindi Della Corte avrebbe dovuto impugnare questo nuovo divieto e non il precedente.
Ricorso inammissibile e – per ora – confermato lo stop alle armi per il comandante dei vigili urbani.