Più che l’Ordine degli Infermieri è incaricopoli. Il revisore dei conti assume incarichi, poi ci mette anche suo figlio. Le solite cose targate Mona e Salvatore Stabile

11 Luglio 2018 - 11:49

CASERTA(Gianluigi Guarino) Dopo l’insediamento del nuovo Consiglio direttivo avvenuto a gennaio, l’OPI di Caserta (ex IPASVI, ovvero Collegio degli Infermieri) si appresta a varare le prime iniziative formative e già scoppiano grandi polemiche. Una vigilia già avvelenata dalle polemiche visto che diversi iscritti all’Ordine rilevano quelle che, a loro dire, sarebbero degli incarichi dati con motivazioni clientelari, finalizzati a rafforzare il gruppo di potere che governa gli infermieri casertani e che fa perno sul nocciolo duro della Fials aversana di Salvatore Stabile.

Queste nomine su cui si dibatte e si polemizza sono quelle dei relatori dei convegni di formazione e dei docenti nei vari corsi.

Stanno facendo discutere ad esempio gli incarichi retribuiti assegnati a Cipriano D’Alessandro, attuale presidente del Collegio dei Revisori dei conti dell’ordine provinciale degli infermieri.Ci si chiede com’è possibile che il capo di un organismo che ha il compito principale di controllare le spese, i bilanci, le attività economiche diventi a sua volta beneficiario di scelte discrezionali e monocratiche che gli consentono di diventare lui ricettore di proventi economici su cui poi dovrà dare il suo benestare?

Onestamente, qui dove abbiamo un archivio infinito di sconsideratezze nella gestione del pubblico danaro, in questo caso nella gestione del danaro degli iscritti all’Ordine, questa ci mancava e la inseriamo volentieri in  biblioteca.

Ma non finisce qui, visto che Cipriano D’Alessandro rischia di diventare il vero e proprio mattatore dell’Ordine degli Infermieri. Per lui, infatti è pronto anche un incarico di componente nella formazione scientifica della formazione Ecm (programma di Educazione continua in medicina). Insomma non convince questa gestione e soprattutto non convince perchè onestamente è senza precedenti la concentrazione di incarichi ad appannaggio di Cipriano D’Alessandro da parte del presidente Mona.

Tra le altre cose, incredibile ma vero, l’Ordine professionale degli Infermieri di Caserta rischia di diventare un affare di famiglia, visto e considerato che il figlio di D’Alessandro, Domenico, è stato designato relatore in un corso di formazione interno all’OPI.

E’ possibile a questo punto che un’area dell’Ordine che non condivide questo tipo di gestione cominci a porre seriamente il problema di un conflitto di interessi più che latente, assolutamente evidente. Ci piacerebbe sapere cose ne pensa di queste cose il consigliere Mario Bergaro che è il responsabile anti corruzione e trasparenza dell’Ordine provinciale degli Infermieri di Caserta. Ma al momento, non ci risultano reazioni si sorta. Si da il caso, ma sicuramente si tratta di una pura coincidenza, che il Bergaro sia anche lui un sindacalista, impegnato nel consiglio dell’Ordine, a nostro avviso, mettendo insieme due funzioni non assimilabili in nome e per conto della Fials di Salvatore Stabile.

E sembra piuttosto singolare il fatto che in un Ordine, a cui sono iscritti più di 8 mila infermieri, sia sempre il solito gruppetto ad accaparrarsi incarichi e prebende. Esistono dei feudi. Per carità, niente di illegale, ma sicuramente non condivisibili da un punto di vista dell’etica della gestione. Ad esempio, da 25 anni Ferdinando Chiacchio si occupa della formazione degli infermieri alle pratiche di primo soccorso.